domenica 30 maggio 2010

Il punto sul Giro 2010

Vince Basso in un Giro avaro di emozioni




1° Ivan Basso: La sua vittoria è plateale, fuga bidone di Arroyo apparte, già dopo lo Zoncolan si poteva intuire che la leadership era semi ipotecata 9
2° David Arroyo Duran 1’51”: uno dei pochi a creare un po’ di spettacolo sulle Alpi (vedi la rincorsa a Basso giù dal Mortirolo). Promosso a pieni voti per la stoica resistenza 8
3° Vincenzo Nibali 2’37”: gregario di lusso ma il futuro è suo… la Liquigas scelga a chi affidarsi per l’anno venturo. 8,5
4° Michele Scarponi 2’50”: ha corso come non mai dimostrandosi più forte di alcuni volti internazionali. 8,5
5° Cadel Evans 3’27”: il solito Evans pieno di limiti. La maglia rossa e la vittoria di Montalcino salvano, in parte, un piazzamento finale sottotono 7,5
6° Alexandre Vinokourov 7’06”: in calando, come nelle previsioni. Tutto sommato, per uno che non correva un grande giro da tre anni, è "normale" 7
7° Richie Porte 7’22”: vince la maglia bianca grazie alla fuga bidone ma non si può dire che sia andato male nelle tappe importanti. 7
8° Carlos Sastre 9’39”: la grande delusione di questa edizione. Da rivedere nei prossimi mesi 4
9° Marco Pinotti 14’20”: ha corso bene soprattutto se contiamo che quest’anno mancavano cronometro ideali per le sue caratteristiche 6,5
10° Robert Kiserlovski 14’51”: un giovane interessante, sotto certi punti di vista il giovane più brillante di questa edizione. 6,5
11° Damiano Cunego 17’10”: si è impegnato anche se nel complesso porta a casa il nulla. Bravo in alcuni frangenti (vedi Montalcino). 5,5

domenica 23 maggio 2010

Il punto sulla 2° settimana di Giro

Momento + della settimana: il diluvio nella tappa di L'Aquila


1° David Arroyo: No, non sarà lui a vestire la maglia rosa in quel di Verona.
2° Richie Porte 2’34”: degna maglia bianca di un Giro senza molti giovani di spicco.
3° Ivan Basso 3’33”: bravo sul Grappa, sbalorditivo sullo Zoncolan. E’ tornato il Basso dei tempi d’oro ed entro Venerdì potrebbe vestirsi di rosa.
4° Carlos Sastre 4’21”: Spento. Forse l’età comincia a farsi sentire.
5° Cadel Evans 4’43”: da questa seconda settimana ne esce abbastanza bene anche se non sembra avere la condizione di Basso.
6° Alexandre Vinokourov 5’51”: come prevedibile sta calando ma si difende alla grande. Vediamo se prima della fine riesce a combinare ancora qualcosa.
7° Vincenzo Nibali 6’08”: in questo Giro si è tolto le sue soddisfazioni con la maglia rosa indossata nella prima settimana e la vittoria di Asolo nella seconda. Ora deve pensare a lavorare per Basso e preparare al meglio il Tour: con Basso.
8° Michele Scarponi 6’34”: un gran bel Giro anche per lui, certamente non è uomo capace di vincere un grande giro ma il terzo posto sullo Zoncolan lo colloca nel mazzo dei grandi in questa edizione.
9° Linus Gerdemann 7’12”: come Sastre non ha avuto le gambe per sfruttare la fuga bidone di L'Aquila.
11° Damiano Cunego 9’19”: sta correndo bene, in ordine di forza, secondo il mio punto di vista, è sesto.
12° Marco Pinotti 9’53”: E’ in condizione e si vede. Un posto nei dieci può essere suo.

sabato 22 maggio 2010

Passaggio Monte Grappa

Riuscirà Sastre a mantenere un vantaggio di:

1'24" su Nibali
1'48" su Vinokourov
1'59" su Evans
2'16" su Basso

ma soprattutto... riuscirà l'iberico a recuperarne 5'27" su Arroyo?

lunedì 17 maggio 2010

Il punto sulla 1° settimana di Giro

Momento + della prima settimana: le maschere di fango sulle strade bianche della Toscana


Tiriamo le somme di questa prima settimana di Giro

1° Alexandre Vinokourov: parte bene nel cronoprologo, veste per un giorno la maglia, la perde e la riprende nel giorno di Montalcino (strade bianche). Per ora tiene anche in salita ma la verifica vera e propria l’avrà da Domenica prossima.

2° Cadel Evans 1’12”: Parte meglio di tutti i big ma cade e nella cronosquadre cede ancora qualcosa a diversi avversari. Ma a Montalcino è il più forte. Comunque è ancora presto per dire che è l’uomo da battere.

3° Vincenzo Nibali 1’33”: da come ho capito non è qui a pettinare le bambole, quindi, quella maglia rosa che ha perso a Montalcino potrebbe essere a portata di mano laddove le gambe migliorassero ulteriormente nell’ultima settimana. Contador insegna.

4° Ivan Basso 1’51”: per ora non si è mai sbilanciato e non ha dimostrato nemmeno doti particolari in nessun settore. Aspetterà la terza settimana e un tracollo del kazako?

5° Marco Pinotti 2’17”: una prima settimana alla grande, specialmente a Montalcino. Con una cronometro nella seconda settimana avrebbe potuto sperare di rimanere a galla per più tempo. Difficilmente potrà tenere le ruote dei migliori sulle Alpi.

6° Richie Porte 2’26”: La SaxoBank orfana dei gioielli si affida a questo ciclista giovane e per ora sorprendente quanto basta. Da tenere d’occhio. Ha un nome da star di Hollywood.

7° Vladimir Karpets 2’34”: dopo una buona prima parte, è andato malaccio sul Terminillo quindi non può essere visto come un pericolo per chi vuole portarsi a casa la rosa.

8° Stefano Garzelli 2’47”: mi sorprende ogni giorni di più, soprattutto se ne valutiamo l’età. Brillante a Montalcino, uno dei pochi ad allungare sul Terminillo… Che altro aggiungere. Avanti così.

9° Damiano Cunego 3’08”: finalmente abbiamo rivisto un Cunego ad alti livelli e se la condizione migliora, un posto nei cinque può essere fattibile. La terza settimana è adatta alle sue caratteristiche.

10° Michele Scarponi 3’09”: Era ora che provasse a fare classifica… sfortunato a Montalcino, uno dei pochi a fare qualcosina sul Terminillo… Vediamo se tiene le tre settimane.

21° Carlos Sastre 8’10”: lontano anni luce da quel corridore che 12 mesi fa vinse Petrano e Vesuvio. Le Alpi saranno la sua ultima àncora di salvezza in un Giro cominciato nel peggiore dei modi. Aggiungo che quasi sicuramente sta pagando i cinque mesi di inattività dell'autunno-inverno '09.

domenica 16 maggio 2010

Passo Brocon da Ponte Serra

E finalmente con Manuel si è saliti, dopo due rinvii dovuti a diversi motivi. Abbiamo sfruttato una giornata fresca e soleggiata - che di questi tempi è rara come le mosche bianche - per un giro di novantadue chilometri.
Che dire del Passo Brocon (1616 mslm). Quando da Ponte Serra ci si sposta sulla sinistra e si comincia a salire verso la località di Pian del Vescovo, tutto appare facile. Superato il bivio e presa la direzione opposta a quella di Lamon, ci si immerge in un verde primaverile contornato di fiumi e rocce che ti estraniano da tutto il resto.
La salita è divisa in due pezzi, la prima di 7 km, abbastanza regolari tra il 6-7% in una strada larga e attorniata da rocce e alberi che porta nelle località di Roà e Castello Tesino.
Arrivati al fatidico bivio si può scegliere se andare a Castello Tesino (a sx) o proseguire in cima al Passo Brocon (a dx). Da questo momento mancano 10 km alla cima e le pendenze iniziano a farsi più serie rispetto a quelle trovate in precedenza, La strada larga e ben tenuta prosegue attorniata da tratti boschivi e rocce, con qualche casa o punti di ristoro di tanto in tanto.
Le pendenze si mantengono sempre sopra il 6% toccando punte massime del 10% in dei brevi tratti.
Non è esattamente una salita proibitiva, anzi, è molto simile a quelle affrontate al Tour de France, prosegue regolare senza concedere troppi momenti di tregua.
Finite le pendenze si procede per un paio di chilometri nel breve altopiano che porta al cartello del passo che collega la valle del Vanoi alla località di Castello Tesino.
Una salita interessante, non estremamente spettacolare per quanto riguarda il panorama circostante ma siamo immersi in una natura che trasmette molta tranquillità e relax, soprattutto di 'sti tempi poco affollati. Alcuni dati tecnici dell'ascesa: 21 km di salita, 1257 metri di dislivello, si termina a 1616 metri sul livello del mare.
Da provare anche da Canal san Bovo, nei prossimi mesi.

Castello Tesino visto dal passo Brocon (-10 alla vetta)


ultimi tornanti (-3 alla vetta)


venerdì 7 maggio 2010

Vedo, stravedo, prevedo


Quale sarà l’identità misteriosa che vestirà la maglia rosa in quel di Verona? Lo deciderà la strada ma oggi come oggi possiamo già intuire i quattro volti più accreditati:

IVAN BASSO
E’ fin da ora il mio favorito per la conquista del Giro d’Italia. Lo vedevo messo meglio di Pellizotti, almeno come esperienza nel settore “vincere grandi giri”. Lui sa bene come vincerlo anche se non abbiamo di fronte il Basso di quattro anni fa. La regolarità potrebbe essere il suo punto di forza quando sarà l’ora di tirare le somme nella classifica finale, ma deve essere più pimpante di quello del 2009. E ad essere sinceri, l’uscita di scena di Pellizotti gioca impercettibilmente a suo favore.
Possibilità di vittoria: *****

CALOS SASTRE
E’ un percorso per scalatori e lui, nonostante l’età, è lo scalatore più forte dell’intero mazzo. In suo favore, oltre alla moltitudine di asperità, ci sarà un numero ridotto di chilometri contro il tempo, pur rimanendo che un ciclista che ha vinto il Tour non ha paura delle crono del Giro.
Aspettiamolo soprattutto negli arrivi in salita, se sarà il Sastre dell’anno scorso, la vedo dura per chiunque.
Ps. Nel sondaggio ho votato lui
Possibilità di vittoria: *****

CADEL EVANS
L’australiano non ha mai vinto un grande giro e questo percorso non rende completamente grazia alle sue caratteristiche. E’ un corridore completo, come Basso e più di Sastre, giocando di regolarità può far venire fuori qualcosa di importante. Non dimentichiamoci che ha già vestito la maglia rosa al termine di una tappa dolomitica quando era agli albori della bdc. Ma sono sicuro che riuscirà a non vincere, era troppo in forma le settimane scorse per poter reggere a quei livelli fino al 30 di maggio.
Possibilità di vittoria: *****

ALEXANDRE VINOKOUROV
Non corre un grande giro dal 2007 e questo influirà sulle sue possibilità di vittoria, infatti, secondo me il kazako non vincerà la corsa rosa, al limite potrà ambire a vincere una prova contro il tempo e tentare di non perdere troppo terreno nelle tappe di montagna. Prevedo un tracollo nella terza settimana.
Possibilità di vittoria: ***

DAMIANO CUNEGO
L’incognita. Ma questa volta con meno pretese rispetto agli anni scorsi. Le stagioni passano e il corridore veronese si distacca sempre più dal mondo dei grandi giri. Il percorso è adatto alle sue ex caratteristiche, peccato che gli avversari da battere siano psicologicamente e fisicamente più carichi di lui. Potrebbe subentrare nella lista favoriti colmando il vuoto dell’improvvisa assenza del delfino di Bibione. Da non sottovalutare ma nemmeno da prendere troppo sul serio. L’ho messo perché andava messo, punto.
Possibilità di vittoria: **

FRANCESCO MASCIARELLI
Tutti i maggiori favoriti sono “vissuti” e nati prima del ’80, quindi ci voleva il giovane di turno. Classe 1986, diciassettesimo l’anno scorso e soprattutto scalatore in un Giro nel quale ci sono molti regolaristi completi ma pochi scalatori puri. E’ chiamato in causa per stupire visto e considerato che sembra già tutto scritto per quanto concerne il gruppo dei migliori.
Possibilità di vittoria: *

VINCENZO NIBALI
Lo squalo sostituisce il delfino e lo fa all’ultimo minuto, quando la preparazione ha già preso una determinata piega in funzione della campagna del nord (prima) e il Tour (poi). Motivo per cui non lo vedo uomo capace di rimpiazzare Pellizotti per quanto riguarda l’alta classifica. Ha la consapevolezza che se pedala forte a Maggio, pedalerà meno bene a Luglio. Molte meglio aiutare Ivan Basso e preservare le energie per l’Estate.
Possibilità di vittoria: **

GILBERTO SIMONI
Il guru del gruppo all’ultima partecipazione dopo oltre dieci anni di fatiche nelle parti alte del gruppo. Uno dei pochi superstiti dell’era novanta capace di stupire fino aD un paio di annate fa. La vedo molto dura per lui, ma può tentare una fuga da lontano.
Possibilità di vittoria: nessuna

STEFANO GARZELLI
Dieci anni dopo aver conquistato il suo unico Giro d’Italia, l’ex gregario del pirata si appresta all’ennesima avventura rosa. L’anno scorso è stato molto bravo a piazzarsi sesto ma da anni la sua professione è quella di cacciare tappe movimentate e devo dire che anche per quest’anno ha il lavoro assicurato.
Prossibilità di vittoria: nessuna

Altri outsiders:

Michele Scarponi, Marzio Bruseghin, Domenico Pozzovivo, David Moncoutie, Christian Vandevelde, Eugeni Petrov, Linus Gerdemann ecc.

lunedì 3 maggio 2010

Sondaggio "Chi vince il Giro?"


Sarà la volta del canguro?


Conclusosi oggi il sondaggio “Chi vince il Giro d’Italia?”. Lettori, visitatori e semplici passanti hanno così espresso le loro preferenze:

Cadel Evans 7 voti 29%
Franco Pellizotti 5 voti 20%
Carlos Sastre 3 voti 12%
Ivan Basso 3 voti 12%
Riccardo Riccò 3 voti 12%
Altro (Cunego, Vinokourov ecc…) 3 voti 12%

Quindi sembra Cadel Evans il gigante da abbattere in questo 2010, soprattutto ora che Pellizotti non sarà al via, come del resto l'altro italiano dalle gambe pericolose: Riccardo Riccò. Il cast dei partenti ha perso lustro rispetto alle aspettative di inizio anno, ci si appende a quei tre quattro big internazionali presenti sperando che venga fuori qualche sorpresa dalle retrovie (Masciarelli?)
Tre voti per Basso e Sastre i quali vengono visti meno pericolosi rispetto all’australiano, tre voti anche per l’opzione “Altro” grazie alle recenti prestazioni di un Vinokourov evergreen.

Per Sabato avevo preparato i pronostici dedicati al Giro ma dopo le ultime news dovrò riarrangiare il tutto e postarlo all'ultimo minuto evitando così altre brutte sorprese. Questo ciclismo lascia sempre l’amaro in bocca.