
Cadel Evans è secondo il mio punto di vista un corridore poliedrico che oggi raggiunge l’apice di carriera. Regolare nelle grandi corse a tappe, il nostro non ne ha mai vinta una, pur rimanendo sempre con i primi e prendendosi ben due podi al Tour de France.
Inutile dire che mi ero già dimenticato di lui, non so, sinceramente non mi sembrava possibile che riuscisse a fare un’azione personale e autoritaria. Ma così è stato ed entra nella storia come primo corridore del suo continente e soprattutto dell’Australia ad aver alzato le braccia al cielo in un campionato mondiale di ciclismo. Quindi doppia soddisfazione.
Per il resto, dopo tanti anni, un corridore da corse a tappe vince il mondiale, non succedeva da… dal 1995, l’anno di Olano.
Secondo è arrivato Kolobnev… Tanto per dire, era già arrivato secondo a Stoccarda dietro Bettini e non è che sia uno di quelli che vince chissà quante corse all’anno. Praticamente è uno specialista dei campionati mondiali e soprattutto dell’argento. Terzo Joacquin Rodriguez, lo avevamo già visto bene alla Liegi.
L’Australia ha vinto anche il medagliere, due ori e il prossimo anno i mondiali si disputeranno proprio in questo paese.
Cosa altro aggiungere, ho seguito poco questi mondiali, sono contento che un corridore di alto livello abbia portato a casa l'oro, sperando possa onorare la maglia iridata nelle grandi salite che hanno fatto la storia del ciclismo.
Ora ci si avvia verso il finale di stagione, Parigi-Tours, Giro di Lombardia e poi presentazione dei due massimi grandi giri a cui dedicherò le consuete recensioni. Dalla prossima settimana si ricomincia a commentare anno per anno il decennio che sta per terminare.
Bye.
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