
La partenza alle otto lasciava presagire una giornata soleggiata e molto calda… in effetti.
La strada che accosta il Lago del Mis è stretta e stracolma di gallerie, il panorama è tutt’altro che affascinante, sembra di stare rinchiusi in una strettissima gola che prosegue allungata. La superficie del lago, luccicante di un sole mattutino non ancora insistente, ha dato un tocco di vitalità in più alla prima parte del giro.
Superato il ponte che decreta l’inizio e la fine del lago, a seconda della direzione, abbiamo proseguito in una strada ruvida che accosta la parete rocciosa e un fiume.
Questi luoghi sono fantastici, specialmente nelle giornate soleggiate e permettono di evadere da tutto il resto immergendosi nella natura incontaminata.
La strada prosegue in falsopiano e alterna diverse gallerie scavate nella roccia prima di iniziare a pedalare nella salita che porterà a Tiser, ovvero il Forcella Franche.
Le suggestive gallerie scavate nella roccia
Il panorama dal Forcella Franche

Quanti tifosi!

Prima di Tiser abbiamo incontrato due ciclisti che per la loro età salivano bene, uno di loro mi raccontava di essersi sciroppato tutto il percorso della Parigi-Roubaix e di aver visto parecchie bici da corsa rotte.
Passato il bivio ci siamo diretti verso Gosaldo, prima di ritornare indietro: un ritorno all’insegna del caldo torrido e afoso che ci ha prosciugato tutte le energie.
Per le Dolomiti, tutto è rinviato a Luglio.
3 commenti:
bella strada e bei posti. l'ho fatta durante la gf sportful 2 anni fa..
hai trovato gli stessi tifosi che c'erano sul Baldo..;)
C'era grande tripudio. Sembrava di stare sull'Alpe d'Huez.
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