domenica 8 novembre 2009

2008

IL NUOVO GIGANTE

Penultimo appuntamento con il riassunto del decennio che sta per finire. Di questa annata ci ricorderemo di varie cose, prima di tutto la vittoria di Fabian Cancellara alla Milano-Sanremo. Lo svizzero sconfigge Pozzato e Gilbert. Al Giro delle Fiandre ha la meglio Devolder su Nuyens e Flecha, la Parigi-Roubaix è per la seconda volta di Boonen, Cancellara è battuto. Terzo Ballan, l’italiano è per la seconda volta nel podio della classica del pavè, un giorno potrebbe vincerla.
Trittico delle Ardenne, sempre positivo per l’Italia. Damiano Cunego fa sua l’Amstel Gold Race sconfiggendo Franck Schleck e Valverde, due abbonati di queste corse.
Alla Freccia Vallone Krichen sconfigge Evans, Cunego è terzo e promette bene per la Liegi che però viene vinta per la seconda volta da Valverde, il quale batte Rebellin e Franck Schleck. In tre anni, Valverde non è mai andato sotto il secondo posto alla Liegi, complimenti.
Arriva Maggio, è tempo di Giro d’Italia. E’ un’annata fortunata, ci sono molti nomi internazionali, a partire da Contador e Kloden, esclusi dal Tour perché militanti nella discussa Astana.
C’è anche Menchov che promette bene mentre l’Italia punta soprattutto su Di Luca, campione uscente ma reduce da una Primavera sofferta.
E’ un Giro che si deciderà principalmente nell’ultima settimana, difatti nelle prime due ci sono distacchi residui, Riccò vince due tappe, è il vero uomo di punta dell’Italia. La cronometro di Urbino è vinta da Bruseghin, il veneto sembra in palla e lo dimostrerà nelle salite successive.
Nella prima tappa alpina, quella dell’Alpe di Pampeago, vede la fuga di Sella che tutto solo vince con oltre quattro minuti sul secondo. I migliori si controllano, va forte Menchov ma non guadagna più di tanto, idem per Riccò e Pellizotti, mentre Contador è offuscato, ma in classifica risulta il primo dei big. Sarà sua la maglia rosa l’indomani, sulla Marmolada, che vede il bis clamoroso di Sella. Lo spagnolo si difende con i denti da Riccò e in classifica è davanti a tutti. Difenderà poi il primato nella cronoscalata di Plan de Corones, aumentando il vantaggio, ma viene attaccato da Riccò e Di Luca nella tappa del Monte Pora mantenendo la maglia rosa per soli 4” su Riccardo e 21” su Danilo. L’indomani è il giorno del Mortirolo, tutto sembra aperto ma nessuno ha la forza di fare la differenza, così, Sella va a prendersi la terza vittoria in questo Giro, mentre Di Luca cede abbandonando definitivamente i sogni di gloria.
A sancire la vittoria di Contador è soprattutto la cronometro finale di Milano dove sbaraglia i diretti rivali e conquistando la corsa rosa senza aver portato a casa nemmeno una tappa (come Balmamion).
Secondo è un polemico Riccò, incontenibile ma spettacolare, terzo Bruseghin che corona un sogno e priva a Pellizotti il podio per soli due secondi. Dopo dodici anni, uno straniero vince il Giro.
Al Tour, l’Astana non c’è e si sente. La corsa inizia nel migliore dei modi, Riccò fa sognare gli italiani, vince a Super Besse, stacca tutti sull’Aspin e arriva solo a Bagnere de Bigorre, in molti lo inquadrano come un possibile vincitore del Tour, ma in seguito alla tappa dell’Hautacam viene trovato positivo al CERA e viene fatto fuori insieme alla Saunier Duval. Ecco perché i giallo-bianchi andavano così forte! Per il terzo anno consecutivo, il Tour è nella bufera, ma la corsa va avanti, si giunge sulle Alpi senza più sogni ma tanti bisogni.
Dopo l’arrivo di Prato Nevoso, Evans perde la maglia gialla ai danni di Franck Schleck ma la classifica ha ritardi risicati, non c’è un uomo dalla marcia in più.
Ci penserà l’Alpe d’Huez a incoronare Sastre re della corsa. Stacca tutti e giunge solo sul mitico traguardo con oltre due minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori. Resiste a Evans nella cronometro finale e a Parigi è in giallo. Secondo Evans, terzo il sorprendente Kohl, vincitore della maglia a pois, successivamente positivo al CERA.
E’ l’anno delle Olimpiadi a Pechino, la prova a cronometro è di Cancellara che saluta tutti e chiude così la sua stagione, la prova in linea è di Samuel Sanchez che sconfigge Davide Rebellin e Cancellara.
A Settembre è tempo di Vuelta, qui ritroviamo gli Astana con il duo Contador-Leipheimer, praticamente imbattibile.
Manipolano la corsa nelle tappe più importanti, Contador vince ben due arrivi in salita fra cui l’Anglirù, Leipheimer vince le due cronometro e a Madrid è secondo come Barrichello a 46” dal capitano. Terzo l’infaticabile Sastre, decimo Bruseghin primo degli italiani.
Si giunge successivamente alla settimana iridata di Varese. Si gioca in casa e si domina. La prova a cronometro non è roba nostra, difatti va a Grabsch su Tuft e Zabriskie, ma nella prova in linea non ci sono cazzi, Ballan da finisser mette tutti al palo e a gran sorpresa è il successore di Bettini che annuncia il ritiro. Secondo un amaro Cunego ma rilancia per Mendrisio.
Per Cunego la stagione non è comunque finita, poco tempo dopo è l’ora della vittoria al Giro di Lombardia, la terza, vinta contro due giovani, Brajkovic e Uran…
Ma quello che ora fa più paura è l’annuncio del ritorno di Armstrong, la stagione si conclude così, con l’annuncio del ritorno del texano e quello di Ivan Basso, tutto ciò per far sognare un 2009 da Centenario…

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