lunedì 23 agosto 2010

Vuelta a Espana 2010: il percorso

Che percorso offre la corsa più importante della Spagna?



Si parte il 28 Agosto da Siviglia con una cronosquadre di sedici chilometri e mezzo che avvantaggerà, tanto per cambiare, i potenti, a discapito di chi milita in team di medio basso livello.
La prima settimana è movimentata e non offre moltissime opportunità agli sprinter. Le tre tappe successive alla cronosquadre di apertura non sono dedicate ai velocisti, tutt’altro, la terza tappa, quella con arrivo a Màlaga, presenta una salita di prima categoria, il Puerto de Leòn, che potrebbe creare un minimo di selezione prima del traguardo.
Altre giornate per attaccanti sono la quarta con arrivo a Valdepeñas de Jaén, dal finale movimentato e l’ottava con arrivo a Xorret de Catì, adatta più agli scattisti-discesisti che non agli scalatori puri, idem per quanto concerne la successiva che termina ad Alcoy, con sei colli, quattro dei quali di seconda categoria.
Per assistere al primo arrivo in salita bisognerà aspettare l’11° tappa che farà arrivo ad Andorra Vallnord Sector Pal. Non è esattamente una giornata di alta montagna, di fatto, l’unica salita da affrontare nei 208 km complessivi sarà quella finale.
Da tenere in considerazione c’è anche la 14° tappa, con una breve salita finale che porterà in cima a Peña Cabarga, tuttavia non incisiva quanto l’arrivo del giorno dopo al Lagos de Covadonga (14,2 km al 7,44% medio), ma come nel caso della tappa di Andorra, anche questa sarà caratterizzata da una vasta quantità di pianura prima dell’imbocco dell’ascesa finale. 
Il primo tappone è collocato alla 16° tappa, lunga 179 km e con tre passi di prima categoria: Alto de San Lorenzo, Puerto de la Cobertoria ed infine Cotobello: a mio modesto parere la giornata più dura.
Dopo il giorno di riposo di Martedì 14 Settembre, si ritornerà sulle strade della Spagna con una cronometro piatta di 46 chilometri. Qui i passisti potranno, in parte, riparare eventuali ritardi dovuti alle precedenti tappe di alta montagna.
L’ultima giornata che può cambiare la classifica generale prima della kermesse finale di Madrid è la 20°, che prevede le scalate di Alto de Leòn, Puerto de Navacerreda e l’arrivo finale a Bola del Mundo, asperità molto lunga (21,8 km) con gli ultimi dieci dalle pendenze di tutto rispetto.
Nel complesso è una Vuelta che non si discosta molto dalla consueta stilistica già proposta in passato, le tappe più importanti sono sparpagliate nell’arco delle tre settimane e, nota di merito, l’ultima settimana mi sembra disegnata abbastanza bene.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Se "Matador" la corre potrebbe suonare gli avversari.
Non avendo Euro sport mi toccherà comprare la Gazzetta almeno 3 o 4 giorni a settimana.
Forza Vincenzo!!