martedì 26 maggio 2009

Caldo torrido e pioggia

Parto con 33 gradi di temperatura, robe da andare in giro nudi. La direzione è Agordo che raggiungo un’ora e mezza più tardi. Mentre ero ancora lontano è passata l’ammiraglia della Liquigas diretta verso le Dolomiti: qualcuno del Tour in ricognizione?
Superata la galleria noto che qui ci sono nuvoloni neri e non è più caldissimo, inoltre una volta fermo ad Agordo per il rifornimento, sento in direzione Nord-Est dei tuoni minacciosi. Comincio poco dopo il Forcella Aurine, tentar non nuoce, se comincerà a piovere prima di Voltago girerò verso Rivamonte. Ma nonostante i tuoni continuino a farsi sentire, la pioggia non arriva, così, superato Voltago continuo verso Frassenè e dopo cinquanta minuti sono in cima al passo. Buonissima pedalata in salita, abbastanza agile e notevolmente migliorata rispetto a dieci mesi fa quando feci un giro analogo.
In cima nuovo rifornimento, discesa verso Gosaldo e quindi val del Mis dove puntualmente a Tiser comincia a piovere (chiaramente piogge acide). Cosa già vista l’anno scorso in una giornata ben più fredda di quella odierna.
Prendo pioggia per almeno venti chilometri, quando esco dalla valle ritorna il caldo afoso e le perturbazioni sono sparite. Quando si dice “cambio climatico”.
Gli ultimi quindici chilometri sono sempre i più difficili ma ormai è fatta… il bagno finale è l’unica ricompensa di quattro ore dure quanto bastano.

ps.
Nel weekend l’intenzione è quella di sfruttare il periodo “hot” per fare un giro dolomitico con Aurine, Cereda, Rolle e Valles, partendo ovviamente nei dintorni dell’agordino. Chi vivrà vedrà.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

4 ore? Se lo faccio io faccio notte! Bravo.