domenica 10 maggio 2009

Lettera aperta

Lido di Venezia
Il Giro d’Italia del Centenario è iniziato con la cronosquadre del Lido di Venezia ma questo blog non commenterà né farà resoconti di tutte le tappe del Giro d’Italia. Fino a qualche mese fa l’idea era questa ma alla fin fine, ci saranno almeno duecento siti che scriveranno ogni giorno le stesse notizie, motivo per cui mi limiterò a commentare le tappe o gli episodi più significativi delle prossime tre settimane. Un Giro d’Italia che è partito con l’ennesima ombra doping (Davide Rebellin), non ultima la positività di Tom Boonen alla cocaina. Un Giro d’Italia che ha viste storpiate due tappe interessanti come la Cuneo-Pinerolo e la minitappa sul Blockhaus. Un Giro che sicuramente si rifarà in altri ambiti, senza dubbio, la presenza di Lance Armstrong è di per sé un evento sensazionale, che se ne voglia o no. Si è parlato anche di Filippo Simeoni, il campione italiano ha riconsegnato la maglia tricolore e io dico “Se da qui a Giugno non può onorarla, non vedo cosa ci sia di indegno a compiere tale gesto”. Zomegnan ha detto che vede tale cosa come una speculazione mediatica e probabilmente è così, ma caro Zomegnan, dovresti saperlo che ognuno cerca di farsi visibilità a proprio piacimento, tu lo hai fatto invitando Lance Armstrong al Giro del Centenario e hai centrato il bersaglio, a quanto pare.
Chiusa parentesi Simeoni, ritorniamo al discorso Giro d’Italia. Un Giro che osserverò dal vivo e in televisione, è un evento importante, va visionato e in alcuni punti anche raccontato. Un grande pezzo di storia sicuramente, coadiuvato dalla lista partenti che rende questa edizione una specie di Tour de France. Va sfruttato il momento perché già dal prossimo anno l’onda Centenario potrebbe essersi attenuata, conoscendo la società, si sa che segue la moda e in questo momento la manifestazione più blasonata è proprio il Giro.
Oggi ho comprato il librone della Gazzetta dello Sport dal titolo “Un secolo di passioni”. L’ho solo sfogliato ma per quel poco che ho scrutato, è ben fatto e sarà negli anni futuri un documento importantissimo del Novecento, oltre che degli anni attuali.
Che dire. Come ogni anno è finalmente iniziato e ci terrà compagnia una ventina di giorni, quest’anno con un occhio di riguardo in più, ma a prescindere dal centenario, bisognerebbe cercare di promuovere le prossime edizioni tanto quanto questa.
Non c’è altro da aggiungere, non mi sento nemmeno di augurare un Giro di pulizia o affini perché sarebbero le solite frasi banali che oggi come oggi non danno più alcuna credibilità.
Show must go on.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oi. Parabéns pelo excelente blog. Gostaria de lhe convidar para visitar meu blog e conhecer alguma coisa sobre o Brasil. Abração

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Uelà, abbiamo un futuro giornalista all'orizzonte!
Il libro del centenario è proprio bello.