mercoledì 13 maggio 2009

A Menchov la tappa, a Di Luca la maglia

ciao Dolomiti, ecco i primi verdetti

E’ arriva il primo appuntamento importante, Alpe di Siusi salita lunga e selettiva soprattutto negli ultimi otto chilometri. E finalmente si scoprono le carte.
Prima di tutto, abbiamo scoperto che Armstrong ne ha una trentina che vanno meglio di lui in salita e questo può mettere il cuore in pace a chi punta tutto sulla maglia rosa finale. Come seconda cosa, abbiamo capito una volta per tutte e guai a chi rinvia la sentenza finale, che Damiano Cunego ad oggi non ha più alcuna possibilità di competere per la vittoria di un grande giro.
Per il resto, tutto nelle previsioni, nessuno ha osato nulla per tutto l’arco della salita anche se per qualche chilometro erano rimasti soltanto in sei. E’ mancato Soler, tutti lo davano favorito numero uno ed io francamente ci speravo anche, ma il colombiano è andato poco meglio di Gilberto Simoni, guerriero ferito ma con la voglia del riscatto.
Alla Liquigas le gerarchie sembrano chiare, dopo la crisi di Pellizotti il capitano è Ivan Basso il quale mi è sembrato abbastanza calmo, per il momento. Vedremo se sugli Appennini sarà più aggressivo.
Negli ultimi metri Sastre anticipa la volata ma si impianta di brutto e da ciò ne esce la sparata di un Menchov addirittura scattista, capace di sconfiggere nettamente Danilo Di Luca, il nuovo leader di classifica.
L’abruzzese veste di nuovo la maglia rosa, due anni dopo ed è inevitabilmente l’uomo più pericoloso nelle prossime tappe di salita.
Ma la domanda inquietante che mi sorge al momento è solo una: chi caspita è Chris Horner, l’americano dell’Astana che oggi si è piazzato sesto al traguardo?

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Oggi Basso andava come una moto, Armstrong e Cunego come un motorino ingolfato.
Di Luca sta mettendo fieno in cascina che sarà benedetto alle 5 terre.