mercoledì 29 luglio 2009

Passo Cereda

Il Passo Cereda da Tonadico è qualcosa di fottutamente duro. Sono otto chilometri dalla cittadina vicino Fiera ma la salita vera è propria è di sei chilometri e mezzo. Dopo il falsopiano del primo chilometro , la strada comincia ad inerpicarsi all’interno del bosco che porterà in cima al passo. Il secondo chilometro passa via ancora facilmente, ma già dal terzo si comincia ad avere punte al 15% con una media dell’undici e mezzo. In quel punto ho tirato un po’ troppo e al quarto chilometro ero già al gancio. La strada non cala mai sotto al 7% fino all’ultimo chilometro, si arriva a toccare anche brevissime punte al 16%. In poche parole, non ha molto da invidiare al Duran, è meno lunga ma le pendenze sono cattivelle e lasciano poco respiro. Se non si è allenati si rischia di fermarsi a ripetizione, il segreto per non schiattare è partire il più piano possibile e dare tutto negli ultimi due, tre chilometri. Tutta un’altra cosa rispetto al versante di Gosaldo, il vero Cereda è questo, dalla parte di Fiera di Primiero. Una salita che poco nota, non è esattamente un luogo di passaggio come può essere un Rolle o un Falzarego, però sicuramente molto più duro e insipido degli altri due. Nel 2005 fu anche passaggio della tappa del Giro che faceva arrivo a Zoldo Alto, con il Duran nel finale. Da provare, mentre la scali te ne penti, solamente una volta in cima si ha la soddisfazione e la consapevolezza della fatica provata lungo la ruvida strada che si inerpica lungo il colle.

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