venerdì 25 settembre 2009

Il percorso di Mendrisio




E' stato valutato come uno dei più duri degli ultimi anni e più duro di quello di Varese dell’anno scorso.
Sono 13,8 km e presentano due salite, Castel San Pietro la prima, poi discesa e salita verso Novazzano lunga circa due chilometri, poco meno. Da Novazzano mancheranno due chilometri e mezzo, un po’ troppi e questo potrebbe favorire gente che si era per rientrare giocandosela nella volata finale. Perché volata? Perché secondo me quest’anno sei, sette ciclisti arriveranno assieme in prossimità dell’ultimo chilometro e a quel punto se la giocheranno allo sprint. Motivo per cui dò favoriti Cunego e Valverde su tutti e motivo per cui vedo inappropriato come capitano Ivan Basso che potrebbe invece essere adoperato come aiutante del veronese.
I giri da percorrere saranno diciannove per un totale di 262 km, si parla poco di Ballan ma a mio modesto parere è più fresco di quasi tutti visto che ha saltato tutta la prima parte di stagione senza raggiungere un vero e proprio picco di forma prima di oggi. Ma forse anche quest’ultimo sarà adoperato più in appoggio al tanto citato Cunego che non ad una azione personale.
Non vorrei essere pessimista ma i percorsi duri spesso si rivelano delle ciofeche colossali, non è il percorso a fare la selezione bensì i corridori stessi. Quindi, non bisognerà essere troppo attendisti ma bensì mettere alla frusta il gruppo così da fare fuori i più veloci. Non sottovalutate Oscar Freire Gomez, ne ha già vinti fin troppi di campionati mondiali, non diamo la possibilità di vincerne un altro.
A domenica.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

L'importante è che negli ultimi 50 - 60 chilometri si faccia gara dura per evitare gente come Freire - per l'appunto - o Cancellara attaccati alla ruota.
A me fa timore Slechk.
Ho visto che dal sondaggio sul mio sito, Garzelli è ben considerato. Che non faccia il Rebellin? (intendo come tattica di corsa, sia chiaro)