mercoledì 17 febbraio 2010

L'uso del casco

nella foto: Voigt a terra, salvo grazie al casco


Prendo la palla al balzo lanciata da Manuel per quanto riguarda il discorso del casco. Il confine tra la vita e la morte non va sottovalutato e l’esempio dovrebbe essere dato prima di tutto dai professionisti. La situazione rispetto a vari anni fa è migliorata, ormai il casco è diventato obbligatorio non solo nelle corse professionistiche ma anche per quanto riguarda le graduatorie minori sino ai semplici circuiti della domenica o le gran fondo. Ma una gran fondo, come un circuito, sono eventi della durata di qualche ora e dietro a ciò ci stanno millanta ore di uscite dove, ahinoi, molti si dimenticano di quel indispensabile accessorio salva vita. Il casco non deve essere una forzatura, non va messo solo quando il regolamento lo prevede, va messo sempre, anche quando si pedala per un semplice quarto d’ora. Dalla bici si può cadere in qualunque momento e sbattere la testa su un marciapiede o su un cancello di ferro non è cosa così rara, anzi.
Ritenuto da molti antiestetico, sostituito da inutili berrettini, bandane e quant’altro, lo troviamo riposto nell’armadio per mesi, prima che faccia la sua comparsa nella testa di chi sta per accingersi alla partenza di una competizione. Insegnare ai più piccoli, prima di tutto, a portarlo perché l’esempio con cui sono cresciute le generazioni precedenti non è il massimo della vita. Chi non si ricorda le volate senza casco di vent’anni fa e chi non si ricorda quante volte è stato utile quando ciclisti di spicco sono finiti col viso sull’asfalto?! Un esempio poco menzionato è quello di Chris Boardman, cronoman inglese che nel 1998, dopo aver vinto per l’ennesima volta il cronoprologo di apertura della Grand Boucle, finì a terra nella seconda frazione fratturandosi lo zigomo e procurandosi una commozione cerebrale: indossava il casco. Possiamo immaginarci come sarebbe finita se non avesse indossato quella manna dal cielo che salva molti ciclisti da una stupidissima ed evitabile fine.
Indossatelo, grandi, vecchi, bambini. Non crediate che la fortuna sia sempre dalla vostra, basta davvero poco per lasciarci le penne.

3 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Bravo Shaka! Dovevo farti la tessera gratis!!

Marco ha detto...

Giusto così. :) E poi, i caschi attuali sono belli e comodi ;)

Nicola Dalto ha detto...

Le volte che non indossi il casco sono quelle che cadi e ti fai male...Meglio metterlo sempre!