venerdì 26 febbraio 2010

Verso la primavera

Il mese più corto sta finendo, portandosi via il gelo dell’Inverno, dando libero sfogo ad un’aria gradevole e che strizza l’occhio a quella che sarà la primavera.
Il ricordo va diritto all’inizio del mese, ad un Treviso già sprovvisto di neve e ad un termometro più accessibile rispetto alle strade situate più a nord. I primi strappi dalle pendenze dolci, che attorniano Asolo, nome importante per la prossima corsa rosa, sono stati l'assaggio prelibato per delle gambe arrugginite che ripartivano in quel dato momento. Villa del Barbaro, Maser, Valdobbiadene, tanto per citare alcuni punti di riferimento del percorso in una giornata soleggiata ma dal sapore amaro dopo la morte del ct della nazionale italiana Franco Ballerini.
Passa una settimana per essere di nuovo in sella, questa volta sulle strade di casa, insidiose per via della sabbia a bordo strada, in un percorso dapprima pianeggiante ma con un finale abbastanza aspro. Le prime pendenze serie, la neve nascosta sotto gli alberi, un’aria fredda e un sole che se ne è andato negli ultimissimi chilometri, ha caratterizzato una giornata nella quale non è mancato un piccolo quanto semplice ricordo a chi non c’è più.
I giorni passano, le temperature mutano, i cavalcavia appaiono più duri di quel che sono, il fiato manca, come del resto le gambe. Viene poi la volta di visitare, per quel che mi riguarda, posti nuovi, ma non di fama: le scale di Primolano laddove Coppi rovinò a terrà in un ciclismo d’altri tempi.
Posti desolati e malinconici, se visti in una stagione morta ma che si appresta all’imminente risveglio. I chilometri aumentano di uscita in uscita, ma non i numeri decreteranno qualcosa, come nemmeno un cronometro (...), che pochi giorni addietro mi ha fatto notare di essere molto lontano dai tempi migliori. O forse sto pedalando in modo più tranquillo e disinteressato rispetto alla foga, rabbia ed entusiasmo dell’adolescenza passata.
La poca neve rimasta va sciogliendosi in ogni dove, nell’aria si percepisce che la primavera non è poi così lontana come si vorrebbe far credere.
Il mese del vento sta arrivando e con se porta aria nuova. Sarà una stagione incostante per diversi motivi, difficilmente troverò il giusto tempo da dedicare a questo splendido hobby che è il cicloturismo. Ma il divertimento sarà sempre mio compagno di viaggio, a braccetto con la fatica che ripaga qualunque persona l’abbia provata e infine scavalcata.
Per il ciclismo pane, burro e marmellata, ci si risente in un futuro prossimo, mentre il caldo appare dietro l’angolo, le asperità over ottocento metri accolgono sorridenti chi vuole osare.

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