venerdì 26 febbraio 2010

Plan de Corones

3° puntata: Plan de Corones

il panorama dalla cima

La storia ciclistica di Plan de Corones è recente e senza grandi racconti su cui soffermarsi. Misura 2275 metri sul livello del mare e sarà proposta come cronoscalata al prossimo Giro d’Italia.
La salita viene valutata da San Vigilio di Marebbe, nonostante ci siano leggere pendenze anche nei quattro chilometri precedenti. Prima di raggiungere Plan de Corones, bisogna scalare un primo passo, il Furcia, lungo dodici chilometri e che prevede tratti duri (8-11%) soprattutto negli ultimi quattromila metri.
Raggiunto il Furcia si imbocca il bivio per Plan de Corones, distante oltre cinque chilometri nei quali troveremo di tutto, dallo sterrato alle pendenze più aspre. E’ una via crucis dagli effetti collaterali, alternando momenti al 12% ad altri al 10%, con un chilometro ristoratore di falsopiano al tre percento, prima di affrontare la curva a gomito che proietterà gli atleti nel famoso muro finale. La strada sterrata non sarà di aiuto quando le pendenze si impenneranno al 14,8% medio, dove possiamo trovare momenti terribili al 24% e 22%. Gli amatori rischiano di fare le impennate e ritrovarsi fermi a ripetizione, i professionisti di basso livello vanno su discretamente tentando di salvarsi mentre i big, beh quelli con notevoli sforzi riescono a tenere ritmi impensabili per chiunque.
La panoramica dalla vetta è fantastica, apre la visuale ad una vallata ricoperta di boschi e valli d’or con un piccolo pensiero alla non troppo lontana Marmolada.
Scoperta recentemente in ambito ciclistico, fu proposta per la prima volta nel 2006 come arrivo di tappa ma il 24 maggio di quell’anno ci furono condizioni meteorologiche a dir poco avverse, temperature sullo zero e soprattutto una neve che riporta ad un Bondone d’altri tempi.
Ridimensionata l’altimetria, la tappa fu ridotta a centoventi chilometri saltando sia Passo delle Erbe che Corones, collocando l’arrivo sul più accessibile Furcia vinto da Piepoli in compagnia di Basso.
Due anni più tardi, precisamente il 26 maggio del 2008, Plan de Corones può finalmente fare il suo esordio. Sarà una cronoscalata di 13 km in una giornata nuvolosa ma tiepida.
Ecco i tempi dei più forti:

Franco Pellizotti 40’26”
Emanuele Sella 40’32”
Gilberto Simoni 40’43”
Alberto Contador 40’48”
Riccardo Riccò 40’56”
Josè Rujano 41’15”
Marzio Bruseghin 41’30”
Domenico Pozzovivo 42’09”
Danilo Di Luca 42’11”
Denis Menchov 42’15”

Quest’anno la cronoscalata è identica a quella del ’08, cambia solo la data, 25 Maggio.
Una salita dai 1268 metri di dislivello, 7.5% di pendenza media contando il Furcia e falsipiani precedenti e successivi a S.Vigilio di Marebbe: Pellizotti è già intento a preparare un clamoroso quanto probabile (ma anche no) bis. Tra i corridori in forma, non dovrebbero esserci distacchi abissali, ma due anni fa gente come Menchov e Di Luca persero quasi due minuti, motivo per cui va sfruttata l’occasione per l’assalto alla maglia rosa, di certo già condizionata dalla tappa precedente che termina sullo Zoncolan. Non si decide nulla ma qualcosa di importante potrebbe accadere.

6 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Perché a guardar la foto mi vien in mente la valle del piave?

Marco ha detto...

In effetti, le valli dell'Österreich sono molto simili a quelle italiane essendo collegate tra loro.

Nicola Dalto ha detto...

Fare un pronostico adesso è difficile, certo che questa salita è dura da far paura!!

filippo ha detto...

Dopo la maxi-crono da fuori di testa (62 km!) delle Cinque Terre, siamo passati alla cronoscalata di Plan de Corones. L’idea dell’arrivo sterrato era stata molto originale, abbinata poi alla cronometro, ma era stata proposta solo due Giri fa, e riproporla così presto, per quanto tecnicamente valida, mi sembra un pò ridondante e poco fantasioso. Voglio dire a Zomegnan: se vuoi inserire una cronoscalata, esiste solo Plan de Corones? Magari il Vetriolo?

Shaka di Virgo ha detto...

:D è quello che dico anch'io... eppure di salite ne avevano a bizzeffe nei dintorni di Brunico.

filippo ha detto...

Anche perchè la domenica arrivano sullo zoncolan, e lunedi c'è il giorno di riposo per il trasferimento. Potevano scegliere "qualsiasi" altra salita per fare la crono di martedi, e poi ripartire tranquillamente il mercoledi da brunico. Ma si sa il denaro..
PS: vedi partenza del Giro 2012 da Washington..