sabato 13 dicembre 2008

Giro del Centenario 1° puntata

1° puntata: da Venezia a Milano
Una prima settimana da uomini duri!
Il nuovo Giro d’Italia ha avuto vita. Apro la lunga saga dedicata alla corsa del Centenario, analizzando percorso e quanto altro possibile.
Un Giro a primo occhio davvero duro, poco spazio per i velocisti e più per gli outsiders o uomini di classifica.
Inizio con le primissime tappe. La corsa scatterà dal Lido di Venezia con una cronosquadre di 20 chilometri, Sabato 9 Maggio. E’ completamente piatta e nemmeno troppo lunga, probabilmente non creerà distacchi rivelanti.
Il giorno dopo, da Jesolo si avvierà la seconda frazione, lunga 156 km e che farà arrivo a Trieste. E’ la prima tappa delle poche dedicate ai velocisti.
Lunedì 11 Maggio sarà la volta di Grado-Valdobbiadene, 200 km con uno strappo a venti chilometri dall’arrivo. Sulla carta i favoriti sono i velocisti, verrà assegnata la prima maglia verde (miglior scalatore) a chi transiterà per primo sulla breve ascesa a pochi chilometri dall'arrivo.
Arriviamo a Martedì 12 Maggio. Primo arrivo in salita ma come ho già scritto qualche giorno fa, non sarà una tappa durissima. Da Padova ci si avvierà verso Feltre, da qui la scalata di Croce d’Aune, una salita di 8 km e con una pendenza media del 7,8%. La salita più dura della giornata ma troppo lontana dal traguardo. Scalato il Croce d’Aune ci si avvierà verso Fiera di Primiero e quindi la salita finale verso San Martino di Castrozza, nulla di troppo proibitivo e probabilmente non creerà ampli divari. E’ comunque il primo arrivo in salita e quindi molto atteso dai ciclisti e gli appassionati.

Mercoledì 13 Maggio ci sarà la seconda giornata consecutiva di salite. E’ una tappa molto breve e che non presenta praticamente nessuna salita prima dell’ascesa finale verso l’arrivo. Da San Martino di Castrozza ci si avvia verso la cima del Passo Rolle per poi scendere man mano dapprima a Predazzo e poi a Bolzano. A questo punto ci si dirigerà verso Prato all’Isarco dove si comincerà a scalare l’Alpe di Siusi. La salita inizierà per sette chilometri toccando anche il 9% di pendenza, poi, arrivati a Fiè ci sarà un lungo falsopiano di 8 km che porterà sino a Siusi. Da questo punto ricomincia la salita, questa volta in modo più prepotente. 10 km quasi sempre sopra il 7% e con pendenze anche del 9,5 %. Sarà di fatto un banco di prova importantissimo per chi vuole vincere il Giro d’Italia.
La prima settimana, come possiamo notare, è già incisiva. Francamente non ricordo di aver visto negli ultimi anni una prima settimana così selettiva.


Il 14 Maggio ci sarà il primo sconfinamento al di fuori del nostro paese. Da Bressanone a Mayrhofen, 242 km con due salite nella parte finale. Una tappa assolutamente fuori portata per i velocisti, sarà invece la classica giornata da fughe da lontano.
Il giorno successivo altra tappa dai lunghi chilometri, ben 244 ma che non presenta troppe fatiche lungo il percorso. Da Innsbruck si sconfinerà anche in Svizzera prima di iniziare la discesa del Passo del Maloja che porterà a Chiavenna. Una tappa per velocisti con un finale in discesa.
Sabato 16 Maggio l'ottava frazione, da Morbegno a Bergamo. Vi ricordate Simoni e Garzelli due anni fa? Il finale sarà simile, passando prima per Bergamo alta dove qualcuno potrebbe lanciarsi. Sarà una tappa da outsider, i molti saliscendi che ci saranno lungo il percorso potrebbero tagliare fuori i velocisti. Attenzione ai colpi di mano.
Infine arriviamo all’ultima tappa della prima settimana, la nona, la più facile e quella che mi piace meno. Possibile che non avevano idee migliori che fare un otto giri intorno a Milano? Ad ogni modo, questa sarà la quarta tappa per velocisti e al 99,9% si avrà un volatone di gruppo generale dopo alcune ore di tanta noia.
Riassumendo, una prima settimana molto dura. Due arrivi in salita, solo quattro tappe su nove per velocisti ma che presentano anch’esse le loro insidie. Arrivati a Milano, in vista del primo riposo, avremo una classifica già abbastanza tirata, ma il bello deve ancora arrivare…

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