domenica 28 dicembre 2008

Il ciclismo d'Inverno

Prendendo spunto da http://ciclismopst.blogspot.com/ parlo del mio inverno sportivo.
Prima di tutto c’è da dire che non seguo programmi giornalieri, tanto per fare un esempio, non ho scritto da nessuna parte che martedì, giovedì e sabato devo per forza fare rulli e al mercoledì e venerdì uscite in bici. Non ho il carattere adatto per seguire tali cose. Semplicemente quando ho voglia faccio.
Di solito la mia settimana tipo è questa:

2 o 3 giorni (staccati fra loro): esercizi di potenziamento a braccia e gambe
2 (se va bene) rulli
Quando non ho voglia, riposo

Possono passare anche più giorni che non faccio nulla o tre giorni di fila che faccio qualcosa. Uscite in bici, poche, però capita ogni 10 giorni di farne almeno una.
La realtà è che non mi sono mai allenato in modo spropositato durante Inverno. Non sono il tipo che si danna nei mesi freddi, anche perché non ho un grande rapporto con questa stagione. Prediligo i climi temperati o abbastanza caldi, non afosi ma cmq quello che basta per sudare. La tarda Primavera e l’Estate sono sicuramente i periodi che preferisco.
So benissimo di abitare in una delle provincie migliori d’Italia, so anche che, quando l’Inverno arriva, la voglia di abitare in paesi dove c’è sempre il sole ha il sopravvento. Mi piacciono gli scenari glaciali, le montagne in lontananza completamente innevate, gli abeti che sono ricoperti da una velatura bianca (tipo il pandoro). Nello stesso momento sono un nostalgico dell’Estate o del mare.
Che Inverno è quindi il mio?
Rimango dell’idea che l’Inverno va vissuto come si vuole, chi vuole continuare ad andare in bici pedali pure, chi vuole ripiegare sui rulli lo faccia e chi invece vuole stare completamente fermo è liberissimo di farlo. Non giudico chi segue tabelle e medie o chi va a sensazione. Io per esempio amo il cicloturismo. Il ciclismo amatoriale può essere stimolante ma può anche diventare frenetico quanto il ciclismo agonistico. Ho pedalato con quelli forti e quelli negati, sempre bici è, ma le cose cambiano radicalmente. Non so quale categoria mi rispecchi meglio, probabilmente nessuna delle due.
Ma ritorniamo a noi. L’Inverno per gli sport come il ciclismo non è certamente un momento favorevole. Le giornate sono corte e quindi i chilometri da pedalare sono meno. Un giorno di qualche settimana fa sono tornato a casa che era quasi notte. Esperienza incredibile ma evitabile se fossi in voi. L’Inverno in bici è bello se fatto a ritmi blandi e chilometraggi brevi, almeno per me. Se si è in compagnia la cosa cambia ma non bisogna strafare, non serve. Il morale in questi mesi transitivi è quasi nullo, solo la Primavera può farlo risollevare.
Argomento Gran Fondo. Non ne ho mai fatte quindi vado cauto dall’esprimermi. C’è da dire che se ad inizio anno una persona sa di dover partecipare ad una o più gran fondo, allora l’uscire in bici diventa più automatico. Quest’anno potrei esordire in un paio di queste manifestazioni, precisamente nei mesi di Giugno e Luglio. Anche per questo motivo, attualmente mi tengo attivo.
Ma qual è il ciclismo più bello da vivere?
Dipende dal carattere di una persona, oltre che dalle potenziali fisiche. Se una persona è forte e ha la voglia di arrivare, allora il suo palcoscenico migliore sarà proprio il mondo delle corse. Viceversa se una persona sarà più predisposta a visitare posti nuovi e meno avvezza ai ritmi sfrenati degli allenamenti competitivi. Una via di mezzo non farebbe male a nessuno. Dosare i momenti di competizione a quelli cicloturistici e creare così un mix armonico è il vero ideale.
Aggiungo un’ultima cosa. Ogni stagione o clima ha il suo sport ideale. Lo sci in Inverno e il calcio da spiaggia in Estate. Ci sono poi sport che riescono ad essere mantenuti per più tempo: la corsa a piedi, il calcio, gli sport al coperto ecc. La bicicletta, negli ultimi tempi, grazie all’evoluzione degli abbigliamenti, è riuscita a diventare, in parte, uno sport da dodici mesi all’anno. Di natura, però, il ciclismo non è uno sport invernale, quindi, se durante l’Inverno non seguite le tabelle o non ve la sentite di uscire regolarmente come nelle altre stagioni, non c’è nulla di male. L’importante è non strafare o farne una questione di vita, perché non sono certo queste le cose importanti della vita.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Amen ragazzi!!...
Se conosci gente che la pensa come te e vuole mettersi con me a mettere in piedi un'associazione ciclo/sportiva, con uno stile educativo e non agonistico, - che sto rincorrendo da quasi due anni - passagli parola, ma niente gente drogata dalle medie.
Per il resto, l'immagine della montagna che assomiglia ad un pandoro mi fa tanto... Bulbarelli!!!
Bel post.