domenica 11 gennaio 2009

Il mio Giro d'Italia

Ci eravamo lasciati al percorso del Tour de France da me creato con la promessa del percorso del Giro d'Italia. Ebbene, eccolo...

Premetto che ho creato un percorso che vuole tenere la corsa a bagnomaria per almeno una decina di giorni, di fatto il primo arrivo in salita l'ho collocato alla 12° tappa.
Si chiama Giro d'Italia? E allora deve toccare la maggior parte delle zone della penisola. Decisione banale (ma non troppo): partenza dalla Sicilia, precisamente da Siracusa.
Vi ricordate le semitappe? Da quanti anni è che non se ne vede più una al Giro? Parecchio mi sembra.
Il mio Giro inizierà proprio con due semitappe, la prima una cronoprologo di appena 2 km completamente rettilinei, la seconda una tappa in linea di 104 km che da Siracusa porterà i nostri a Catania. Questo il primo giorno (Sabato).
Il secondo giorno (Domenica), Catania-Messina 177 km, insidiosi quanto basta.

1 semitappa: cronoprologo di Siracusa 2 km
2 semitappa: Siracusa – Catania 104 km
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2° tappa: Catania – Messina 177 km
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Usciti dalla Sicilia, nella 3° tappa si riparte da Reggio Calabria dirigendosi verso Terme Luigiane. Una tappa insidiosa nel finale.
Il giorno successivo Castrovillari-Potenza, una tappa nervosissima che potrebbe dare via a delle fughe interessanti da lontano (o da vicino).
La quinta frazione sarà invece interamente dedicata ai velocisti, che fino ad ora hanno trovato si pianura ma anche molti trabocchetti a loro sfavore. Da Potenza a Sorrento, siamo in Campania.

3° tappa: Reggio Calabria – Terme Luigiane 201 km
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4° tappa: Castrovillari – Potenza 177 km
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5° tappa: Potenza – Sorrento 198 km
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Sesta tappa (Giovedì): Napoli-Caserta 39 km: la prima cronometro e probabilmente il primo vero test per gli uomini di classifica.
Il giorno dopo una tappa da non prendere sotto gamba. Castel di Sangro - Poggio Bustone (paese di nascita di Lucio Battisti), breve arrivo in salita di 5 km adatto agli scattisti. Siamo già nel Lazio.

6° tappa: Napoli - Caserta 39 km [cronometro]
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7° tappa: Castel di Sangro - Poggio Bustone
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Dopo le prime sette tappe ci sarà il primo giorno di riposo con trasferimento a Firenze da dove partirà l'ottava tappa.
L'ottava tappa è una classica tappa appenninica piena di saliscendi dove le fughe la fanno da padrone. La classifica è ancora molto incerta e questa la renderà ancora più enigmatica. Le vere montagne sono ancora lontane ma la tappa che da Firenze arriva ad Urbino non è facile.
La 9° tappa è la più facile: Faenza - Parma 148 km completamente pianeggianti.
La 10° tappa, come l'ottava, è appenninica e adatta alle fughe. Da Parma a Rapallo, 170 km con vari saliscendi. Largo alle fughe.
L'11° tappa è interamente dedicata alla Liguria e anticipa l'inizio del vero Giro. Da Genova a San Remo, io la chiamo la Sanremo in miniatura visto che misura 152 km con la Cipressa e il Poggio nei chilometri finali che però non faranno nessun danno consentendo ai velocisti la volata.

8° tappa: Firenze – Urbino 205 km
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9° tappa: Faenza – Parma 148 km
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10° tappa: Parma – Rapallo 170 km
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11° tappa: Genova – San Remo 152 km
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Con la 12° tappa si da il via al trittico della Alpi. Si parte da Garessio, in Piemonte e ci si dirige verso Cuneo. Arrivati a Borgo san Dalmazzo si scalerà il Colle della Fauniera da Ponte Marmora prima di scendere a Demonte e dirigersi verso Prato Nevoso dove sarà collocato l’arrivo di questo primo arrivo in salita. La classifica finalmente avrà un vero volto.

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Il giorno successivo ci sarà il primo e unico sconfinamento all'estero. Cuneo-Briançon. Da Cuneo si pedala verso Vinadio si scala il Col de la Madaleine abbastanza facile ma lungo 30 km, si scende a Les Gleizolles e si sale sul Col de Vars (14 km al 5,7%). Una volta scesi a Guillestre si scala l’Izoard (16 km al 6,9%) prima di involarsi verso Briançon, l’arrivo di tappa.

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A Briançon ci si riposa prima della 14° tappa, quella che da Pinerolo porterà al Santuario di Oropa, altro arrivo in salita duro da scalare. La tappa è breve ma la salita finale è lunga 13 km.

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Per un pò basta salite. Quindi largo spazio ai velocisti nella 15° tappa da Biella a Brescia, 210 km pianeggianti e noiosi.
Da Brescia ripartirà la 16° tappa, Brescia - Peschiera del Garda, 41 km. E' una cronometro non estremamente lunga ma che potrebbe dare una nuova scossa alla classifica.
17° tappa: Salò - Caldonazzo, tappa per fughe o più comunemente la tappa dei laghi visto che la partenza è sul lago di Garda e l'arrivo su quello di Caldonazzo.
La 18° tappa è veneta. Da Caldonazzo si scende ad Asiago, poi Bassano del Grappa, Montebelluna, si sfiora Treviso e si risale verso Vittorio Veneto prima di raggiungere Belluno, arrivo di tappa. Una tappa di trasferimento per fughe o volata di gruppo.

15° tappa: Biella – Brescia 210 km
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16° tappa: Brescia – Peschiera del Garda 41 km [cronometro]
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17° tappa: Salò – Caldonazzo 174 km
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18° tappa: Caldonazzo – Belluno 181 km
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Mancano ancora tre tappe prima di Milano. Ho voluto inserire due tappe consecutive di dura salita. Non mi è stato facile decidere le combinazioni vista la moltitudine di asperità.
La 19° tappa, quella dolomitica, è durissima. Si parte da Cortina d’Ampezzo e si scala il Passo Falzarego, Passo Pordoi prima di arrivare a Moena e scalare il Passo San Pellegrino. A questo punto di scende ad Agordo, si scala di Passo Duran, Forcella Staulanza e quindi, ciliegina sulla torta, Passo Fedaia. Volete farlo di persona? :D

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La ventesima tappa parte da Bolzano ed è disegnata in onore di due grandi passi che hanno fatto la storia della corsa rosa, questa volta messi in un'unica frazione. Da Bolzano ci si dirige verso lo Stelvio, lo si scala e si scende a Bormio imboccando la strada del Gavia. Discesa e avvicinamento ad Edolo prima della scalata dell’Aprica. Molti chilometri di salita e cime molto alte che possono influire non poco sulle ultime energie.

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L'ultima tappa parte da Sondrio e arriva a Milano. La classica passerella finale.

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