venerdì 30 gennaio 2009

BlockHaus... quattro volte lassù

Una rivelazione di nome Eddy Merckx
Come ho già avuto modo di dire, la tappa del Blockhaus sarà la più strana ed inusuale dell’intero Giro d’Italia. La considero la seconda cronometro, soli settantanove chilometri che possono però creare danni irreversibili alla classifica.
Era da tantissimi anni che il Blockhaus non veniva più riproposto, precisamente dal 1984, venticinque anni fa, quando vinse Argentin Moreno. Ma prima di lui altre tre volte si fece arrivo lassù.
L’esordio di questa lunga salita risale al 1967, vinse un ventiduenne Eddy Merckx, non ancora cannibale ma quasi, visto che cominciava proprio di quei tempi a dominare il palcoscenico mondiale. Considerato un corridore da corse di un giorno, Merckx si affacciò per la prima volta in una corsa a tappe, forse ignaro di quello che avrebbe portato a casa negli anni successivi. In quel Giro del 1967 vinto da Felice Gimondi, suo futuro rivale, Merckx lanciò la zampata al BlockHaus, quasi come una sorta di avvertimento per il futuro. “Un velocista belga supera i nostri scalatori”, sono queste le parole dell’Italia sorpresa.
A metà salita si muove Italo Zilioli, uno degli eterni secondi del pedale, ma la sua è sola una sparata, da dietro, infatti, in molti si riportano sotto, fra questi Adorni. Il traguardo si avvicina, Zilioli ci riprova ma al contrattacco ci va un corridore della Peugeot che parte con un altro ritmo.
Il corridore della Peugeot è proprio lui, Eddy Merckx, il vincitore della Milano-Sanremo, ma questa mica è la Sanremo, tutt’altro. Zilioli è ancora una volta secondo.
Due giorni dopo il giovane corridore belga si prenderà una seconda vittoria e nella classifica finale sarà nono a oltre undici minuti dal vincitore Gimondi. Qualche mese più tardi, a Heerlen, Merckx diventa campione del mondo, è l’inizio di un’era senza precedenti.

Come prevedibile, il BlockHaus è piaciuto a ciclisti e appassionati e viene riproposto l’anno successivo.
In un anno molte cose sono cambiate. Anquetil si sta ritirando e nuovi giovani si fanno strada.
Al Giro d’Italia è il campione del mondo a dominare, Eddy Merckx vince quattro tappe e dopo l’impresa delle Tre Cime di Lavaredo conquista la maglia rosa che porterà sino a Napoli, città di chiusura di quell’edizione. La penultima tappa fa arrivo al BlockHaus, vince un certo Franco Bitossi, cuore matto, quel giorno bissa la vittoria di Foligno ottenuta qualche giorno prima.
Per ritrovare tale salita ormai entrata nei cuori si aspetta poco più di quattro anni. E’ l’anno della sfida fra Fuente e l’ormai cannibale Eddy Merckx. Ma sul BlockHaus la sfida la vince Fuente che conquisterà anche la maglia rosa, che indosserà per quattro giorni prima che Merckx non decida di riprendersela e portasela a Milano per la terza volta.
E quest'anno, chi sarà il vincitore del BlockHaus? Armstrong e Basso sfrutteranno il basso chilometraggio per fare terra bruciata, oppure il "padrone" di casa Di Luca vivrà la sua giornata migliore?! Non ci resta che aspettare poco più di cento giorni.

1 commento:

Unknown ha detto...

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