sabato 6 marzo 2010

Col Falcon (per gli amici "la salita di Faller")

L’ho scalata ieri e sinceramente, quando l’avevo affrontata in discesa l’anno passato, mi era sembrata molto più dura di quel che è.
Sfidando il nevischio della notte precedente e il termometro che sembra tornare indietro di alcune settimane, ho deciso di salire di qualche centinaio di metri. Quando pedalavo in pianura, il termometro segnalava 8 gradi e un vento gelido che soffiava in ogni dove mi sussurrava di cambiare strada. Ma il cielo era troppo sereno per cambiare idea. Giunto poco prima di Ponte Serra, giro a destra e comincio la salita verso Faller che mi ha appassionato già dai primi metri.
La strada si presenta abbastanza stretta ma ben tenuta e accosta per innumerevoli tratti una parete rocciosa, alternando diverse zone aperte al panorama.
E’ una salita che ti lascia respirare, ideale da scalare nei primi mesi dell’anno, presenta pendenze quasi sempre facili ed un chilometraggio abbordabile.
Assomiglia a molte salite appenniniche, apparte il primo chilometro dove si sfiora l’8%, nei cinque chilometri successivi si alterna dal 4% al 6%.
Man mano la strada diventa più ampia e le pareti rocciose la fanno apparire un po’ insidiosa se affrontata in discesa.
Arrivati al quinto, sesto chilometro si può iniziare a scorgere il paese che ci aspetta in cima al colle, di fatto la salita è quasi finita, ancora svariati metri al sette percento prima di scollinare nella piazza di Faller che misura 777 mslm. A questo punto la strada continuerebbe per altri due chilometri e mezzo, tutti in falsopiano che portano a Col Falcon dove c’è un bivio che collega Croce d’Aune, Sovramonte e Oltra.
Ritornando ad oggi, superata metà salita sono stato accolto da un vento gelido che mi ha accompagnato sino alla cima, dove il sole, fido compagno di viaggio, manteneva le temperature sui due, tre gradi.
Devo dire che ho sofferto di più in discesa visto il freddo che mi ha congelato e un orario non più ideale per certi scenari.
Quando sono ritornato nel paese dove c’è la schermata con la temperatura, i gradi erano diventati quattro e sono scesi ulteriormente prima di giungere a casa.
Una giornata molto fredda per essere Marzo, avvolta da una gran pace trovata nei momenti di scalata, che mi han estraniato per un attimo da tutto il resto.



Era timidamente apparsa nelle ultime settimane, ma generale inverno tiene ancora banco

6 commenti:

filippo ha detto...

Non l'ho mai fatta questa salita. Decisamente da provare fino in alto per giungere al croce d'aune. Cmq complimenti per aver corso con queste temperature..

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Il vento che hai sentito era il guardiano della montagna che ti aveva visto. Ti si è avvicinato per sapere chi eri.
Non sapevo che si arriva a quasi 800 metri. Ci son sato 1000 volte e mi son sempre domandato quanto fossimo alti arrivati sul piano del paese.
Comunque voglio ricordare che nelle ricognizione del Giro d'Italia 2000, Cassani forò la ruota posteriore andando sù verso Faller.
"Ho forato! Ecco perché facevo fatica..." disse il Davide. Come dire che sennò andava sù cantandosela.
Cassani...MA MI FACCIA IL PIACERE!!!

Shaka Di Virgo ha detto...

Questa mattina all'ombra del ficaio, ore 10: -2 gradi centigradi. Solo verso mezzodì la temperatura si è fatta gaudènte.
Cassani presidente del consiglio dei ministri. Ma era quella volta che Brosio ha provocato la caduta di Paola Pezzo?

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Si, quell'anno lì.
Il volo l'ha fatto presso Fonzaso.
(Brosio aveva tirato giù anche Fondriest in quel volo)

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Mi mandi una Mail, che non sò perché non ho più il tuo indirizzo in memoria?

Brinuzzo ha detto...

Per cronaca,
ho blogrollato pensiericilismo :P