Per la prima volta ciclodonne anche in questo blog, ma in modo alquanto fantasioso. Ho disegnato un Giro d’Italia femminile, toccando le regioni dell’Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e per finire Friuli Venezia Giulia.
Poco più di ottocento chilometri racchiusi in nove tappe.
1° tappa: Cesena - Bologna 87 km
Per scaldare i glutei, tutta pianura per un chilometraggio piatto e dedicato alle sprinter. Si passa anche per Imola, prima di giungere in quel di Bologna. Prima maglia rosa.
2° tappa: Modena – Cremona 110 km
Più lunga della precedente ma ancora in completa pianura, ci si gioca il primato agli abbuoni.
3° tappa: Lodi – Comazzo 21 km (crono)
Cronometro piatta come la tavola del biliardo, apparte un leggerissimo ed impercettibile falsopiano verso Comazzo. La classifica si è mossa a favore delle cronogirl.
4° tappa: Milano – Lecco 107 kmOggi è previsto il primo Gpm ed è già uno di quelli tosti, Colma di Sormano da Nesso, 13 km al 6.5%. Dalla cima della Colma, discesa verso Sormano e poi qualche scalino prima di Lecco. Una prima selezione c’è stata.
5° tappa: Lecco – Lumezzane 101 km
Giornata dal finale incerto. Tutta pianura fino a Iseo, poi passo Tre Termini (9.2 km al 5.6%), discesa, un po’ di pianura in avvicinamento all’ultimo strappo che porta in quel di Lumezzane. Vi ricordate le scaramucce tra Pantani e Jalabert nel ’99!? Il finale è simile.
6° tappa: Darfo Boario Terme – Campo Carlo Magno 117 km
Prima tappa di vera salita, sorvolando l’interlocutoria di ieri. Passo Tonale da Ponte di Legno ovvero 11 km al 5.9% di pendenza media, discesa e avvicinamento alla salita finale, Campo Carlo Magno da Dimaro (15.2 km al 6% medio). La salita finale è dura solo nei primi cinque chilometri ma la tappa è lunghetta.
7° tappa: Cles – Moena 92 kmGiorno di trasferimento senza lode e senza infamia, in mezzo alla tappa c’è da scalare il St. Lugan che presenta oltre sedici chilometri al 5.3% di pendenza media ma la cima è troppo distante da Moena per poter pensare di fare azioni personali. Meglio risparmiarsi per la tappa del giorno dopo.
8° tappa: Moena – Passo Pordoi 98 km
Qui si decide il giro. Specialmente se da Moena devi scalarti il Passo Sella (11 km al 6.6 %), il Gardena dal bivio Sella( un cavalcavia) e il Valparola con gli ultimi cinque, sei chilometri duri. Scesi di un chilometro, bivio Cortina-Andraz, si sceglie la seconda opzione e da Arabba si scala il Pordoi (9.4 km al 6.8%).
9° tappa: Vittorio Veneto - Lignano Sabbiadoro 90 kmKermesse finale completamente in pianura, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
2 commenti:
E sul Pordoi ci sono io con il cartello "W la Guderzo!"
10 E LODE SCHAKA!!
...e con na tavolada de piati rustici!
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