venerdì 26 marzo 2010

Fanta Giro donne

Per la prima volta ciclodonne anche in questo blog, ma in modo alquanto fantasioso. Ho disegnato un Giro d’Italia femminile, toccando le regioni dell’Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e per finire Friuli Venezia Giulia.
Poco più di ottocento chilometri racchiusi in nove tappe.

1° tappa: Cesena - Bologna 87 km
Per scaldare i glutei, tutta pianura per un chilometraggio piatto e dedicato alle sprinter. Si passa anche per Imola, prima di giungere in quel di Bologna. Prima maglia rosa.
2° tappa: Modena – Cremona 110 km
Più lunga della precedente ma ancora in completa pianura, ci si gioca il primato agli abbuoni.
3° tappa: Lodi – Comazzo 21 km (crono)
Cronometro piatta come la tavola del biliardo, apparte un leggerissimo ed impercettibile falsopiano verso Comazzo. La classifica si è mossa a favore delle cronogirl.

4° tappa: Milano – Lecco 107 kmOggi è previsto il primo Gpm ed è già uno di quelli tosti, Colma di Sormano da Nesso, 13 km al 6.5%. Dalla cima della Colma, discesa verso Sormano e poi qualche scalino prima di Lecco. Una prima selezione c’è stata.


5° tappa: Lecco – Lumezzane 101 km
Giornata dal finale incerto. Tutta pianura fino a Iseo, poi passo Tre Termini (9.2 km al 5.6%), discesa, un po’ di pianura in avvicinamento all’ultimo strappo che porta in quel di Lumezzane. Vi ricordate le scaramucce tra Pantani e Jalabert nel ’99!? Il finale è simile.

6° tappa: Darfo Boario Terme – Campo Carlo Magno 117 km
Prima tappa di vera salita, sorvolando l’interlocutoria di ieri. Passo Tonale da Ponte di Legno ovvero 11 km al 5.9% di pendenza media, discesa e avvicinamento alla salita finale, Campo Carlo Magno da Dimaro (15.2 km al 6% medio). La salita finale è dura solo nei primi cinque chilometri ma la tappa è lunghetta.

7° tappa: Cles – Moena 92 kmGiorno di trasferimento senza lode e senza infamia, in mezzo alla tappa c’è da scalare il St. Lugan che presenta oltre sedici chilometri al 5.3% di pendenza media ma la cima è troppo distante da Moena per poter pensare di fare azioni personali. Meglio risparmiarsi per la tappa del giorno dopo.

8° tappa: Moena – Passo Pordoi 98 km
Qui si decide il giro. Specialmente se da Moena devi scalarti il Passo Sella (11 km al 6.6 %), il Gardena dal bivio Sella( un cavalcavia) e il Valparola con gli ultimi cinque, sei chilometri duri. Scesi di un chilometro, bivio Cortina-Andraz, si sceglie la seconda opzione e da Arabba si scala il Pordoi (9.4 km al 6.8%).

9° tappa: Vittorio Veneto - Lignano Sabbiadoro 90 kmKermesse finale completamente in pianura, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

E sul Pordoi ci sono io con il cartello "W la Guderzo!"

10 E LODE SCHAKA!!

Marco ha detto...

...e con na tavolada de piati rustici!