domenica 11 luglio 2010

Fedaia e Pordoi

PST Summer Tour - 4° tappa - Fedaia e Pordoi [75 km]

E arriviamo alla quarta tappa del pst summer tour, fino a questo momento la più prestigiosa. Avevamo affrontato la Staulanza, poi il Duran, degne salite, certo, successivamente il Lago di Calaita, non particolarmente conosciuto dai più e infine il Forcella Franche: ma nessuna di queste salite vale quanto le due affrontate quest’oggi.
Come succulento menù, un’asperità regina affiancata da un’altra più pedalabile ma pur sempre storica.
Investiti dal caldo di Luglio, non ci è restato che volare in alto, come gli scriccioli.

Ci si avvii, dunque, verso il racconto di una giornata all’insegna della fatica-passione, a seconda, con un occhio di riguardo a le maillot à pois.
Partenza da Alleghe nel primo mattino, anticipando le ore più calde e irrespirabili del dì di festa.
Passato Caprile abbiamo proseguito in una strada abbastanza dolce che ci ha portato dapprima a Rocca Pietore e successivamente al bivio per Sottoguda. Fin qui, tutto facile.
Da questo istante iniziavano otto chilometri di dolori… E dopo un avvio dalle sensazioni non del tutto buone, mi sono timidamente ripreso laddove le pendenze cominciavano a farsi serie.
Ho innestato un 34x25 che è divenuto fisso sino alla vetta. Passata Malga Ciapela si è entrati nella fase hot della salita, tre chilometri con una media superiore al 12%, ma stringendo forte i denti e superato anche questo tratto, ci si è immersi negli ultimissimi tre chilometri, altrettanto ardui. .
Dinnanzi a noi scenari a dir poco pittoreschi e un’atmosfera ideale per praticare attività fisica. Il Fedaia (2057 mslm) è stato il vero momento di pathos dell’intero giro, circondato da una dolce agonia.

un paio di tornanti

il lago FedaiaPassato il lago artificiale, ci siamo buttati a rotta di collo verso la località di Canazei. Era giunto il momento di scalare la seconda e ultima asperità della giornata: il passo Pordoi (2242 mslm).
Una salita spettacolare, attorniata da boschi e ruscelli e caratterizzata da una vasta quantità di tornanti, toccasana x delle gambe un po’ bastonate dalle precedenti fatiche.
Dopo un paio di chilometri che salivo, mi è sopraggiunto un dolore allo stomaco dovuto ad un colpo di freddo preso in precedenza mentre scendevo dal Fedaia, in poche parole, quella che si presupponeva una scalata tranquilla e agile, si è trasformata in qualcosa di poco piacevole, non solo per il colpo d’aria ma anche per la calura che iniziava a farsi sentire in quelle ore.
Paesaggisticamente parlando, questa zona mi ha folgorato in tutta la sua essenza grazie a quelle fantastiche opere d’arte denominate “monti pallidi”.

Pordoi-Sella centro direzionale


bellezze d'Estate

- Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è... -

Al cartello dei -2 alla vetta si è cominciato ad intravvedere una certa nuvolaglia che si avvicinava nelle zone circostanti: era il segnale che le annunciate perturbazioni pomeridiane iniziavano a farsi largo, tuttavia senza concretizzarsi del tutto.
Una volta in cima al passo, Manuel mi ha fatto notare che nei dintorni si stava svolgendo una gara ciclistica amatoriale, ovvero la cronoscalata Arabba-Passo Pordoi.
Dopo una breve sosta vicino al monumento dedicato al campionissimo, ci siamo involati verso Arabba. Il più era fatto anche se le minacciose nuvole che dominavano sopra il Falzarego non rassicuravano del tutto i nostri animi.
Superato Livinallongo del Col di Lana abbiamo girato a destra imbattendoci in una discesa che ben presto ci ha portati a Saviner di Laste e poco più tardi in quel di Alleghe.
Il tempo di caricare le biciclette nell’auto che ha cominciato a piovere: se non è culo questo.
Che altro aggiungere di questa uscita… bella e vissuta, per certi versi simile a quella di Sabato 3 Luglio, sia come meteo che come scenari.
Per i prossimi due weekend bisognerà valutare diversi aspetti. Di certo, per quanto timore possa suscitare, il passo Giau è un itinerario alquanto allettante.

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Che foto! Ma ne manca una...
Ma gli Scriccioli ci sono sulle Dolomiti?

Shaka di Virgo ha detto...

Piero Angela lo saprà di certo :D
In realtà di foto ne mancano varie.