mercoledì 25 marzo 2009

Itinerario #1# Passo San Boldo

Primo post dedicato agli itinerari ciclistici, rubrica che parlerà prevalentemente di luoghi dove è possibile fare escursioni ciclistiche (e non).
Si comincia con il Passo San Boldo, salita composta da due versanti, il primo e più difficile appartenente alla provincia di Treviso, il secondo più collinare della provincia di Belluno.
La strada fu costruita nell’Inverno del 1917-18 sotto ordine degli austriaci, con l’aiuto della popolazione locale. Viene chiamata la strada dei cento giorni proprio perché fu realizzata in cento giorni con il lavoro dei prigionieri russi e delle donne di Tovena. Presenta ancora oggi, negli ultimi due chilometri, i caratteristici tornanti in galleria, oggi resi a senso unico alternato grazie ai due semafori.
Il versante più famoso è quello trevisano e che inizia dal paese di Tovena. Si può arrivare da diverse direzioni, dalla parte di Vittorio Veneto, da Conegliano o da Valdobbiadene, a seconda della preferenza. Arrivati a Tovena ci apparirà da lontano una gola dove si può già intravedere la strada che si arrampica tra la fauna e le rocce delle montagne.
La cima del passo misura 706 metri e proprio per questo motivo è accessibile anche nelle stagioni meno calde. In quasi sei chilometri il dislivello è di 451 metri per una pendenza media del 7,5%.
Passato Tovena si pedala su una strada dritta e in leggero falsopiano, non ce ne accorgiamo ma la salita è già cominciata. Cominciano poi i numerosi tornanti numerati (sono diciotto) ma la strada rimane pedalabile per almeno due chilometri. Le pendenze si faranno cattive solo dopo il secondo chilometro e raggiungono l’apice specialmente nell’ultimo chilometro (mai sotto il 10%) dove incontreremo diverse gallerie scavate nella roccia. Nonostante ciò, grazie alla moltitudine di tornanti, si può spesso rilanciare l’andatura.
Per quanto riguarda il tratto da Trichiana, la situazione e il panorama sono completamente diversi. La salita da questo versante è più lunga (misura 10 km contando anche il tratto in discesa), ma le pendenze sono più facili.
La strada è sempre pedalabile e non supera mai il 6% di pendenza. Arrivati a Sant’Antonio di Tortal si scende per un chilometro prima di ricominciare a salire nei restanti quattro chilometri di salita. In questo settore il panorama è sicuramente aperto e la strada alterna tratti boscosi a prati e colline. La carreggiata è più larga rispetto al versante di Tovena e la media facilità può permettere a chiunque di raggiungere la cima del passo.
Piccola nota, entrambe le parti presentano discese pericolose e con diverse insidie, la stessa discesa che scende a Trichiana sembrerebbe sicura ma nasconde alcune curve nascoste da non prendere alla leggera.
Per finire, è un passo che può essere scalato in ogni stagione nonchè punto strategico di collegamento fra le due province del Veneto.

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