martedì 17 marzo 2009

Tirreno-Adriatico: vince Scarponi

Riparte da qui la carriera di Michele Scarponi, quasi trentenne e fino a qualche anno fa visto da molti come uno scalatore che avrebbe potuto sicuramente togliersi delle grandi soddisfazioni.
Molti piazzamenti nelle classiche e qualche vittoria in alcune corse italiane, prima di essere sospeso per diciotto mesi mentre militava nella Liberty Seguros. Ritornato nell’Agosto di un anno fa con la Diquigiovanni, Scarponi sembra finalmente un corridore maturato. Alla Tirreno-Adriatico parte come seconda punta al fianco di Davide Rebellin. Tiene botta a Montelupone, corre una cronometro straordinaria, ritrovandosi in una posizione strategica per creare l’assalto. La tappa odierna con il Sasso Tetto ha fatto il resto.
Primo a muoversi nell’aspra salita Danilo Di Luca, lo segue proprio Scarponi, quindi Ivan Basso, fino ad ora un po’ in sordina. Il varesino crea lo scompiglio generale insieme al compagno di squadra Nibali, fatto fuori più tardi causa una crisi di fame. Rimangono davanti in tre, Scarponi, Basso e Garzelli e tutto si risolve all’arrivo quando l’uomo Diquigiovanni allunga e anticipa nell’ordine Garzelli e Basso. Staccato di oltre un minuto Andreas Kloden che ha perso tutto il vantaggio accumulato nella cronometro di Macerata. E’ la vittoria più importante di carriera.
Domani passerella finale.

Le mie opinioni sui big del futuro Giro:

Ivan Basso: lo hanno criticato dopo la cronometro di Macerata dicendo che aveva deluso. Risponde l'indomani a Camerino condizionando la classifica finale della corsa dei due mari. Per lui un quinto posto finale più che positivo.

Danilo Di Luca: viene respinto dalla cronometro di Macerata ma nelle tappe nervose è sempre nelle prime posizioni. Il quattordicesimo posto finale non gli rende giustizia.

Gilberto Simoni: in un percorso non certo per scalatori, si limita ad aiutare i compagni di squadra. Da rivedere.

Stefano Garzelli: non è più ai livelli di otto anni fa ma comunque ha dimostrato di saper ancora farsi valere nei giri brevi e nelle frazioni nervose. Per poco non vinceva la tappa. Al Giro sarà sicuramente protagonista nelle tappe di media montagna.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Finalmente si è visto Nibali! S'è preso una cotta che metà bastava nel tappone del penultimo giorno, ma questo è un anno decisivo per lui; deve far vedere che le corse le può vincere e non solo accenderle.