giovedì 25 settembre 2008

Armstrong all'Astana?

E alla fine Lance Armstrong ufficializza il suo patetico ritorno ripetendo che correrà per la lotta contro il cancro quando dietro ci sono mille altri interessi visto che non serve di certo il suo ritorno per promuovere tale cosa.
Chiusa prima parentesi.
Il texano correrà come prevedibile con l’Astana, la squadra che ha come ds il suo storico amico Johan Bruyneel.
La squadra “kazaka” che dispone già attualmente della formazione più forte in assoluto, andrà quindi ad incrementare ulteriormente la sua potenza. Ma siamo sicuri che qualcuno, dopo aver saputo dell’arrivo di Armstrong, non voglia cambiare aria?
L’americano esordirà a Gennaio in Australia per poi partecipare ad altri quattro, cinque giri prima del Tour de France. Tutto come ai vecchi tempi in pratica. Premettendo che Armstrong sia davvero rimasto simile ai livelli dei suoi precedenti anni d’oro, allora la squadra dovrebbe fin da subito, conoscendo le sue reali potenzialità nei giorni precedenti alla corsa francese, preparare una formazione stile Us Postal con una vasta gamma di corridori al suo servizio.
Cosa che appare difficile, basti pensare che nel team corrono nomi noti del panorama internazionale quali Andreas Kloden, ex gregario del grande rivale di Armstrong (Jan Ullrich) e Alberto Contador, astro nascente capace di vincere negli ultimi due anni Tour, Giro e Vuelta. Siamo sicuri che questi corridori vorranno correre nella stessa squadra di Armstrong? Penso di no, specialmente se parliamo di Contador. A quest’ultimo dico “Vattene, è giusto che tu abbia il tuo spazio da capitano senza dividere il tutto con un ciclista che da un momento all’altro potrebbe rivelarsi il tuo nemico più arduo da sconfiggere”.
Di grandi campioni al servizio del texano ce ne sono già stati troppi. Roberto Heras, per esempio, che preferì lo stipendio della Us Postal diventando gregario quando invece avrebbe dovuto impegnarsi per staccare l’americano in salita. E anche vero che altri buoni corridori un tempo gregari di Armstrong decisero di cambiare aria, disegnandosi (giustamente) capitani di altri team: Hamilton, Livingston, Landis, lo stesso Heras ecc. Lo stesso dovrebbe fare Contador, andarsene via già da subito, non accettare questa situazione ma avere le palle di trovarsi un team dove ripartire e lanciare la sfida al Tour de France 2009, contro l’Astana della premiata ditta Armstrong- Bruyneel. Ma purtroppo è tutta utopia, gente coraggiosa ce ne è sempre meno.

Nessun commento: