sabato 20 settembre 2008

A Leipheimer la cronoscalata

A Contador la Vuelta

E arriviamo all’epilogo finale della Vuelta di Spagna, primo appuntamento che ha inaugurato questo blog. Oggi, cronoscalata di 17 km, troppo pochi per cambiare le posizioni di classifica. Gli Astana si sono confermati i numeri uno ma Alberto Contador ha leggermente vacillato contro il compagno di squadra Levi Leipheimer. Dopo 8 km l’americano guadagna 11 secondi sullo spagnolo il quale ne può amministrare ancora 67”. Comincia la salita ma Leipheimer continua ad andare nettamente più forte degli altri. Al km 12 il distacco di Contador è rimasto invariato ma saranno gli ultimi 5 a fare la differenza: la maglia oro paga 36 secondi dal compagno di squadra Leipheimer. Alberto Contador, come previsto vince la Vuelta a Espana e conquista la doppietta Giro-Vuelta in questo suo strepitoso 2008. Levi Leipheimer, vincitore delle due cronometro e per alcuni giorni leader di classifica, si deve accontentare del secondo posto a soli 46” di distacco dal madrileno.
Quest’oggi ha brillato anche Alejandro Valverde, terzo con lo stesso tempo di Contador, quarto Sastre a 1’02” mentre il primo degli italiani, manco a dirlo, è Marzio Bruseghin a 1’31”.
Nella classifica finale Sastre mantiene il terzo posto a 4'12” da Contador, quarto Mosquera a 5’19”, quinto Valverde a 6’00”, poi Rodriguez 6’50”, Gesink 6’55”, Moncoutie 10’10”, Martinez 10’50” e decimo Marzio Bruseghin a 11’56”.
La Vuelta continua anche domani ma come sappiamo, l’ultima tappa è una passerella dove i nostri arriveranno tutti insieme in un volatone generale.
Analizzando la tappa odierna abbiamo visto un Leipheimer davvero bionico nelle prove contro il tempo. A molti sorgerà il dubbio “Ma se Leipheimer non era compagno di squadra di Contador, avrebbe potuto vincere la Vuelta?”. E’ una di quelle domande che non trovano mai una risposta concreta. Una cosa è certa, questo Contador non è uomo da grandi distacchi, tutt’altro, è molto ragioniere e sembra amministrare nel migliore dei modi i distacchi più risicati (vedi anche Tour 2007 o Giro 2008). Certo, non deve essere stata una grandissima fatica per il madrileno vincere una Vuelta nella quale si è trovato a combattere contro un suo potenziale alleato. Gli avversari militanti nelle altre squadre non si sono mai dimostrati all’altezza, Sastre era stanco e ha già fatto tanto salendo sul gradino più basso del podio, Mosquera ha i suoi limiti, non può competere contro certi nomi mentre Valverde è discontinuo e chi ha questo difetto non potrà mai ambire ad un successo finale nelle grandi corse a tappe. E’ stata quindi la Vuelta dell’Astana che giorno dopo giorno ha costruito il primo e secondo posto nella generale, cosa non facile se ci pensiamo bene…
Per il 2009 crediamo che non ci sarà questa ampia egemonia da parte della squadra “kazaka”, perlomeno non in questi ampi termini. Incombono di fatto in questo mese alcuni ritorni eccellenti, sorvolando Lance Armstrong che potrebbe pure far parte dell’Astana stessa, l’altro grande ritorno sarà quello di Ivan Basso. Contador è stato molto forte a vincere i tre maggiori giri negli ultimi due anni ma ci siamo mai chiesti contro chi ha corso e contro chi correrà nel futuro? Non voglio sminuire Contador, anzi, è un grandissimo campione ma i campioni si dimostrano tali soprattutto nelle sfide più difficili. E stiamo certi che le sfide più ardue dell’attuale maglia oro sono quelle che non ci sono ancora state. Lo spagnolo è già entrato nella storia del ciclismo, ora sta a lui confermare di essere il numero uno nelle grandi corse a tappe contro avversari del suo calibro.

1 commento:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Sai in cosa è stato grande Contador? Che quando ha avuto l'occasione per vincere un grande giro, ha fatto sempre centro. Sul fatto che sia un 'ragioniere' hai ragione. Ma se uno vince con 5/6 minuti sul secondo e 8/10 sul terzo, si pensa (quasi) subito male.
Su Basso, tutti lo aspettano. Lui per primo. Ma ha già perso 2 anni che forse potevano essere i migliori. Speriamo che ne abbia ancora.