domenica 21 settembre 2008

Contador: Tour, Giro, Vuelta

Ma in futuro sarà degno di questi 4 fuoriclasse?














La foto qui sopra immortala i cinque corridori che hanno avuto la forza e la fortuna di vincere almeno un Giro d’Italia, un Tour de France e una Vuelta a Espana.
Negli anni sessanta a riuscirci fu Jacques Anquetil, vincitore di cinque Tour e tre Giri, primo nella corsa spagnola nel 1963, anno in cui riuscì nella doppietta Tour-Vuelta.
Il secondo a riuscire in tale impresa fu il nostro italiano Felice Gimoni, allora astro nascente, già capace di vincere un Tour de France nel 1965 e tre Giri d’Italia, Felice ebbe l’occasione di vincere la Vuelta nel 1968. Dopo Gimondi arrivò l’uragano Eddy Merckx. Il cannibale, come sappiamo, nella sua breve carriera vinse praticamente tutto. Cinque Giri, cinque Tour e una Vuelta nel 1973, anno in cui, come Contador quest’anno, il belga fece la doppietta Giro-Vuelta.
Bernard Hinault fu il terzo gigante. Il francese vinse cinque volte il Tour de France, tre volte il Giro d’Italia e come che non bastasse, due volte la Vuelta. Il bretone si impossessò della maglia oro nel 1978 e nel 1983, e nel ’78, come Anquetil, riuscì a fare doppietta Tour-Vuelta. C’è da dire che dalla prima edizione, datata 1935, fino alla metà degli anni novanta, la Vuelta a Espana era una corsa che si svolgeva nel periodo primaverile così che risultava più ardua l’accoppiata Giro-Vuelta (riuscita a Merckx), piuttosto che quella Vuelta-Tour.
Era dal 1983 che un corridore già vincitore di Giro e Tour non vinceva anche la Vuelta. Secondo me sono quelle cose che fanno bene al ciclismo, da prendere come esempio. In una generazione che ha fatto del calendario una cosa assai risicata nella quale i grandi campioni lavorano in funzione di pochi mesi di corse all’anno, questa doppietta di Contador dimostra che si può essere competitivi per più mesi durante la stagione, onorando quest’ultima come si deve.
Passiamo alle altre classifiche della Vuelta. Il vincitore della maglia a punti è stato il giovane belga Greg Van Avermaet mentre la classifica dei G.P.M. è andata al francese David Moncoutiè che a 33 anni, probabilmente, fa capire che con una mentalità diversa avrebbe potuto aiutare il ciclismo francese con prestazioni più degne. La combinata è andata di nuovo a Contador, il madrileno aveva infatti vinto sull’Alto de Anglirù con una maglia bianca, quella del detentore di tale classifica.
Infine classifica squadre: in una Vuelta dominata dall’Astana è la squadra di Alejandro Valverde, la Caisse d’Epargne a fregiarsi di tale titolo, confermando e bissando il successo dell’anno scorso.
Chiusa quindi la Vuelta meno combattuta degli ultimi anni si volta pagina e si ritorna in Italia, precisamente in Lombardia, a Varese, dove la prossima settimana ci saranno i campionati mondiali su strada. La stagione si fa fredda, ormai ci stiamo avviando verso l’Autunno, ma il ciclismo non si ferma, non quello professionistico per lo meno. Ancora molte corse interessanti aspettano di essere viste e valutate.
A presto.

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