sabato 18 ottobre 2008

Damiano Cunego superstar

Vince e convince nella classica delle foglie morte













E’ la corsa che chiude la stagione del grande ciclismo, dopo di lei, infatti, ci sono solo corse di secondo piano. E’ la classica d’autunno, quella pittoresca che viene affrontata tra i boschi dai colori forti della Lombardia. Una corsa che in molti aspiravano ma che uno solo è riuscito a prendersela, per la terza volta tra l’altro.
Era uno dei più attesi Damiano Cunego e così è stato. Il veronese, che già a fine Settembre correva molto bene (secondo al Mondiale), ha confermato di essere uomo da corse a tappe vincendo per la terza volta il Giro di Lombardia. Ha finalmente corso da padrone, supportato da una Lampre autoritaria che ha stoppato ripetutamente gli attacchi di nomi noti quali Garzelli, Simoni e Scarponi.
Sul Civiglio va via Kroon, poi Kolobnev e Horner ma è lo scatto di Cunego il più energico. Il capitano della Lampre scollina primo insieme a Failli e Horner, gli unici riusciti a resistergli e si tuffa lungo la discesa staccando i due compagni di fuga. Su Failli e Horner, intanto, si riporta il campione olimpionico nonché favorito di giornata, Samuel Sanchez, oltre al connazionale Moreno. Ai piedi della salita del San Fermo della Battaglia Cunego ha 10” di vantaggio sugli inseguitore e in cima allungherà a 20” dimostrando la sua forza.
Arriva quindi solo sul traguardo, portando il vantaggio ad una ventina di secondi sul secondo, il giovane sloveno Brajkovic che gioisce pensando di aver vinto il Lombardia, non sapendo forse che Cunego è già arrivato… Terzo Uran che arriva insieme a Brajkovic, poi il gruppo dei migliori regolato da Giovanni Visconti.
E vanno così a quota due le classiche stagionali, dopo l’Amstel Gold Races ad Aprile ecco il Lombardia a Ottobre, concludendo una stagione che lancia segnali abbastanza evidenti: Cunego è un grande per le corse di un giorno. Si impegni in questi traguardi diventando il numero uno anche perché non è facile andare forte sia da una parte che dall’altra e il prossimo anno dubito che il veronese possa competere per la maglia rosa al Giro d’Italia.
Ora si entra nella parte finale della stagione, scriverò meno ma scriverò… Nelle prossime settimane ci saranno le presentazioni del Tour de France e del Giro d’Italia 2009 alle quali non potrò non dedicare un paio di post.
Alla presto.

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

...in attesa di un inverno che - spero di esagerare - sarà un Patapim! Patapam!, un martellare su Armstrong e Basso, Basso e Armstrong.
Spero non rompano troppo le balle co sti due!
Domanda; l'adesivo I'm doping free vuol dire.
A) sono libero dal doping
b) sono per il doping libero.

vabbè va, buttiamola sul ridere.

Anonimo ha detto...

Ahahah, bella questa :D Sai che figura se viene beccato. Proprio lui che ha l'adesivo "I'm doping free". Speriamo di no.