martedì 21 ottobre 2008

Fantaciclismo: ipotesi sul Giro del Centenario

No, non è al 100% il percorso del prossimo Giro d'Italia. Sono solamente delle ipotesi che vogliono assomigliare il più possibile a quello che sarà il percorso ufficiale della corsa più importante d’Italia. La partenza da Venezia è già nota a tutti da vari mesi e devo dire che è una buona idea. L’ultima volta che il Giro partì da Venezia, se avete buona memoria, fu nel 1997 con una tappa in linea vinta da Mario Cipollini. Il Giro del Centenario, invece, proporrà l’ennesima cronosquadre che dal 2007 apre puntualmente la corsa.
Si sa già anche dove terminerà. Non sarà Milano bensì Roma, la capitale, città super snobbata dal Giro d’Italia. L’ultimo passaggio fu nel 2000 quando il cronoprologo aprì le danze in onore del Giubileo. Era dal 1989 che il Giro non si concludeva a Milano, in quell’edizione fu Firenze la città prescelta per il gran finale. Negli anni 80 non ci fu infatti la tradizione di far concludere la corsa nella grigia città padana e a dirla tutta sono contento che il Giro del Centenario termini (non la stazione) proprio nella capitale, sperando in un giorno di sole che risplenda e risalti il contorno di questa città.
Terminando a Roma il Giro prenderà pieghe diverse geograficamente parlando. Intanto ci sarà un inversione dei monti, le Alpi all’inizio e gli Appennini alla fine, proprio come non eravamo abituati. Per molti “na cazzata” per altri un buon diversivo. Io faccio parte di quest’ultimo gruppo e sono fiducioso sulla spettacolarità del percorso anche con questo cambiamento di fronte. Tutto sommato, se si vuole, anche gli Appennini offrono salite dure.
Ritorniamo alla prima settimana, Friuli e Veneto saranno i protagonisti principali con tappe a Trieste e forse anche a Valdobbiadene (o dintorni). Non verranno sfruttate appieno le Dolomiti, sarà solo un mesto passaggio a quanto pare. Come dicevamo, Alpi all’inizio così già alla 4° tappa potrebbe esserci un arrivo in quota: Alpe di Siusi, tutt’altro che facile da affrontare. E se è vero che le prime salite sono quelle che fanno più danni, allora questo arrivo potrebbe essere interessantissimo per la classifica.
Ci saranno sicuramente degli sconfinamenti in Austria prima di spostarsi in Lombardia e in Piemonte. Dopo le prime due settimane che interesseranno anche Liguria, l’Emilia Romagna e la Toscana si scenderà nel centro-sud.
Interessante l’arrivo sul Monte Petrano, quasi sicuro e con pendenze medie del 7%, altra insidia per chi vuole indossare la rosa.
BlockHaus è un altro nome proveniente dal passato che ritorna a riaffiorare nelle menti degli appassionati. Altro arrivo lungo e difficilissimo, tanto per sfatare il mito degli Appennini “dolci”. Tzè… A vedere le altimetrie di varie salite appaiono dure assai.
Le ultime tappe andranno a spingersi al Sud, fino a Benevento prima di rientrare nella provincia di Napoli. L’arrivo sul Vesuvio è un altro interessantissimo rumor nonché speranza per chi vuole innalzare la durezza del percorso. Sarebbe l’ultimo arrivo in salita prima delle ultimissime tappe finali, fra cui la cronometro nella capitale che sancirà il vincitore della corsa.
Un Giro del Centenario che vuole quindi la sua particolarità, rimanere un’edizione che si differenzia rispetto a molte altre. Strizza l’occhio agli scalatori amanti delle pendenze ma non disdegna le cronometro (se ne contano due individuali oltre la cronosquadre).

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