mercoledì 22 ottobre 2008

Tour de France 2009

Le Tour de Ventoux



























E’ stato presentato questa mattina il Tour de France 2009. Partirà da Monaco con una cronometro di 15 km adatta agli specialisti. Ci saranno poi due tappe pianeggianti e alla 4° tappa una cronosquadre di 38 km che potrebbe far accusare ulteriormente terreno agli scalatori. Quinta tappa ancora per velocisti, poi la sesta frazione si correrà nelle strade di Spagna, da Gérone a Bercellona (non sarà comunque l’unico sconfinamento della corsa francese). La tappa del giorno successivo presenta già il primo arrivo in salita, da Barcellona i nostri si sposteranno fino ad Arcalis, 2240 metri. I Pirenei saranno protagonisti anche nei giorni successivi. L’8° tappa presenta 3 passi e un arrivo pianeggiante (Saint Girons), adatto alle fughe da lontano, la 9° tappa uguale, Aspin e Tourmalet a metà percorso e settanta chilometri finali in totale pianura. In poche parole, i Pirenei sono stati sfruttati malissimo anche se collocati molto presto e questo potrebbe essere “spettacolare” rendendo la corsa meno banale. Dopo il trittico dei Pirenei ci sarà il primo riposo e lo spostamento al centro Francia, a Limoges, dove per tre tappe ci sarà molto spazio per fughe e velocisti. Per ritrovare un po’ di salita bisogna aspettare la 13° tappa, quella di Colmar, ma più per scalatori questa ha tutta l’aria di essere l’ennesima tappa per outsiders. Quindi ampio spazio a fughe, prima dell’arrivo nelle Alpi che avranno sfogo dalla quindicesima tappa: Pontarlier-Verbier (Svizzera), 207 km, secondo arrivo in quota. A Verbier secondo e ultimo riposo prima della settimana finale. La 16° tappa che partirà da Martigny presenta due lunghe salita, il Grande San Bernardo e il Piccolo San Bernardo, prima di involarsi in discesa verso Bourg-Saint Maurice.
Il giorno dopo le Alpi prendono tutto il loro sfogo presentando cinque passi, l’ultimo dei quali il Col de la Colombiere prima della discesa finale verso Le Grand Bornand. Come vedete, anche le Alpi sono state sfruttate poco.
Dopo le Alpi una cronometro di 40 km ad Annency, ma siamo appena alla 18° tappa e il Tour deve ancora giocare l’asso dalla manica.
Infatti l’edizione del 2009, come potete notare, è mooolto facile altimetricamente parlando e potrebbe agevolare addirittura qualche passista rivolto alle cronometro. Ma il penultimo giorno, sette anni dopo Virenque e nove dopo Pantani, ritorna il Mont Ventoux in tutta la sua grandiosità. Eccolo quindi il giorno chiave della Grand Boucle che offre un percorso simile alla concezione del Giro d’Italia, con salite sin dalla prima settimana ma mai troppo incisive fino al giorno della resa dei conti. Nemmeno la cronometro di due giorni prima potrà “parare” chi sul monte ventoso avrà la sventura di incappare in una giornata nera. E forse sta qui il fascino di questa edizione, differenziarsi dal solito schema da Tour e puntare tutto su un arrivo mitico del Massiccio Centrale collocato il giorno prima della passerella ai Campi Elisi. Personalmente lo troverei un percorso assai soft e congeniale ai passistoni non fosse che gli organizzatori hanno pensato alla ciliegina sulla torta. Una parola sola: Mont Ventoux. Sarà il monte calvo il vero protagonista della corsa, nonché arbitro finale.
A breve commenterò una per una le tappe chiave del nuovo Tour de France.

2 commenti:

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

Sia il Tour che il Giro, presentano percorsi diversi dalla tradizione di questi ultimi... decenni.
Forse quest'anno niente Dolomiti per il Giro (spero di no, abitando a 60 minuti di macchina da esse).
Comunque credo che con il discorso dei 100 anni, il Giro sarà la corsa dell'anno 2009.
Il Mont-Ventoux alla penultima giornata del Tour, sarà una bella botta se prima la classifica sarà corta. Sono contento che il crono-prologo dei francesi, sia poco prologo e più crono.
Per il Giro, i primi giorni, dovrebbero (e ripeto "dovrebbero")essere arrivi di tappa: Trieste e forse Conegliano, rispettivamente il 2o e 3o giorno.
Vedremo!
Ciao.

Anonimo ha detto...

So che la prima parte da Jesolo e termina a Trieste ;) Le tappe di mare mi sono sempre piaciute ad inizio Giro. Le Dolomiti ho sentito che saranno solo di passaggio, ovviamente spero di no ;D