giovedì 23 ottobre 2008

Tour 2009: le Alpi




Le Alpi vengono affrontate ben sei giorni dopo i Pirenei e questo amplio buco potrebbe rimescolare le carte, come già scritto, facendo aumentare la forma ad alcuni e facendola diminuire ad altri. Motivo per cui vedo epiloghi diversi nelle due fasce montane. Ma arriviamo al dunque, tre tappe di montagna più quella stazionaria di Colmar che però ritengo adatta a fughe di giornata. Le Alpi apriranno i battenti Domenica 19 Luglio 2009, con l’arrivo a Verbier, in Svizzera. La tappa verrà pedalata quasi tutta in Suisse ma di salite se ne vedranno pochissime fino all’erta finale. Per me Verbier è tabù, non saprei le difficoltà di questa salita, so solamente che è lunga 9 km e che per arrivarci si passa per Martigny. Arrivo che fa parte della storia del Giro della Svizzera, nel 2009 scelto come secondo arrivo in salita al Tour de France.
Il giorno dopo riposo prima di avviarsi verso la 16° tappa, quella che da Martigny arriverà a Bourg Saint Maurice. Si toccheranno ben tre nazioni in questa giornata, dapprima la Svizzera da dove si parte e dove si affronterà il Grand Saint Bernard (2473 m.), salita eterna, lunga 30 chilometri con pendenze del 5,7% e difficile solo negli ultimi 7 km che oscilleranno dal 7 al 9,7%. Qui si potrebbe staccare qualcuno. Dopo il Gran San Bernardo si scende nella lunga discesa che porta ad Aosta, quindi si continuerà nelle strade italiane per 80 km, passando a Morgex e scalando il Petit Saint Bernard (2184 m.), altro “panettone” di giornata, lungo 27 km ma con una pendenza del 4,6%, praticamente un falsopiano che raramente toccherà pendenze incisive. Una volta in cima al Piccolo San Bernardo si scende nella lunga discesa che porterà di nuovo in Francia, a Bourg Saint Maurice. 160 chilometri, pochi se vogliamo ma con ben 57 chilometri di salita, quasi tutta facile ma pur sempre salita… Non credo ci sarà selezione, purtroppo i due San Bernardi sono alti quanto pedalabili. Largo alle fughe, chi vorrà vincere dovrà fare selezione negli ultimissimi chilometri del Gran San Bernardo, cercando di portare via una fuga che resista nel Piccolo San Bernardo. Impresa non facile se dietro si mettono d'accordo gli squadroni.
Rientrati in Francia i nostri dovranno vedersela con l’ultima tappa alpina, quella con più salite. Da Bourg Saint Maurice si inizierà subito a scalare Cormet de Roselend, 19 chilometri non facilissimi ma con vari tratti di riposo, la salita tocca spesso i 7% di pendenza ma è la prima di giornata e non farà alcun danno. La seconda asperità è il Col des Saisies (22 km al 5,5%), poi una cinquantina di chilometri pianeggianti e la Cote d’Araches che anticipa il Col de Romme, la vera chicca di giornata: 9 km al 8,8% di pendenza media e che potrebbe fare molto male a chi non ha il ritmo dei migliori. Il Col de Romme lascia poco fiato, sembra tutto tranne che un monte francese e tocca spesso punti al 10, 12%. Sarà un momento chiave, anche perché la discesa successiva è breve, circa 6 km che serviranno per tirare il fiato prima dell’ultimo monte, il Col de la Colombière. La Colombière sarà affrontata a metà, gli ultimi sei chilometri più impegnativi che non vanno mai sotto l’8% e che nell’ultimo chilometro arrivano a toccare il 10%. Sarà quindi un finale duro anche se la discesa verso Le Grand Bornand potrebbe ricompattare gli eventuali attaccanti. Di certo sarà giornata di grande selezione, un momento chiave.
Valutandole attentamente le Alpi sono molto più difficili dei Pirenei, presentano un arrivo in salita e due arrivi in discesa con salite vicine all’arrivo. Se poi contiamo che anticiperanno la cronometro di 40 km andando di conseguenza a influenzarla, beh, possiamo dire che non è poi così “facilissimo” questo tracciato. Attenti specialmente alla tappa di Le Grand Bornand, chi avrà la giusta inventiva potrà guadagnare molto sui diretti avversari.
Le altimetrie




























Il Piccolo San Bernardo è lungo ma troppo facile e difficilmente qualcuno perderà contatto

















Dopo il Col de Romme, 7 chilometri molto duri che porteranno in cima alla Colombière

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