mercoledì 22 aprile 2009

37 anni e non sentirli

Più bella la Freccia-Vallone che l’Amstel Gold Race, più duro il muro di Huy che il Cauberg. Una corsa che aveva visto dapprima il lungo ed eroico tentativo di Moreau, poi Serpa, quindi scatti e contro scatti prima dell’ultimo chilometro. Sul muro di Huy vince chi ne ha di più, le pendenze non ammettono errori di tattica e la vecchia guardia dimostra ancora una volta di avere le mani in pasta per quanto riguarda i grandi arrivi. Finale emozionante, Cadel Evans tira come un forsennato ma è troppo presto e nel finale rimangono davanti Rebellin ed Andy Schleck. Il veneto riesce proprio negli ultimissimi metri a staccare il giovane lussemburghese ed è tris.
Terzo Damiano Cunego che ha mantenuto le promesse: “Alla Freccia andrò più forte che all'Amstel”. Ed ora il capitano della Lampre è l’uomo da battere per Domenica prossima.
Un ordine d’arrivo da grandi, quarto Samuel Sanchez, quinto Cadel Evans, sesto Lovkist, settimo Valverde che all’arrivo era praticamente piegato in due, tredicesimo il vincitore dell’Amstel Gold Race, Ivanov.
Il 2009 è l’anno dei tris, prima Boonen alla Parigi-Roubaix, ora Rebellin alla Freccia-Vallone. Quest’ultimo parla di Liegi e sicuramente sarà ancora una volta lì davanti a lottare con i migliori.

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